Home città Guidonia L’emergenza, i cittadini di Albuccione in Consiglio: “Sgombero del campo rom, non aspettiamo più”

L’emergenza, i cittadini di Albuccione in Consiglio: “Sgombero del campo rom, non aspettiamo più”

L’emergenza, i cittadini di Albuccione in Consiglio: “Sgombero del campo rom, non aspettiamo più”

albuccioneconsiglioSbatte la nocca sul vetro, “dovete farci parlare”, al di là dell’acquario c’è il consiglio comunale di Guidonia Montecelio dove piomba l’emergenza Albuccione in tutto il suo fragore dopo lo scontro di martedì tra residenti e rom. Ci sono i cittadini del quartiere ostaggio di disagi e i militanti di Casapound Tivoli arrivati in sostegno, la piazza è presidiata dalla polizia, il sindaco Michel Barbet apre annunciando di aver scritto al prefetto, ma poi sono loro che prendono il microfono: “Vogliamo lo sgombero del campo rom abusivo, subito”.
La tensione c’è, donne, ragazzi, entrano nell’area della platea quando inizia l’assise. “Con la mia presenza l’altra sera abbiamo dimostrato che l’attenzione su Albuccione c’è e non da oggi”. Il sindaco precisa di aver chiesto un incontro al prefetto Paola Basilone, che è stato poi rinviato all’inizio della prossima settimana. “Lo sgombero è una questione che deve essere affrontata con il prefetto e le forze dell’ordine, in quella sede si decide, intanto noi vogliamo iniziare il processo di integrazione”. Finisce e dal pubblico i cittadini iniziano a gridare, “fateci parlare”, si accende il microfono del consigliere di opposizione Mauro De Santis, lista Guidonia Domani, “all’Albuccione non servono interventi spot ma un impegno complessivo. Iniziamo con un presidio di polizia nel quartiere”. Il civico termina e la platea si agita, “siamo qui per dire la nostra”, così il democrat Emanuele Di Silvio chiede uno spazio per loro e lo ottiene. Breve pausa, gli aspetti di sicurezza garantiti, e il presidente Angelo Mortellaro cede il posto a Federico Rapini militante di Casapound che come aveva spiegato in diretta video dalla piazza, è arrivato “a sostenere i ragazzi e i cittadini di Albuccione”. In nemmeno cinque minuti fotografa una realtà dove c’è “un campo rom attaccato a una scuola elementare. Ci sono devastazioni continue – racconta in aula ai consiglieri – un ragazzo di quindici anni è stato rapinato, e ora un uomo ha creato il panico con il furgone, è una situazione invivibile, il vaso è colmo. Albuccione per voi è solo un bacino di voti o un pozzo per le tasse. I cittadini vogliono lo sgombero immediato e non sono disposti ad aspettare”. E’ l’assessore alla legalità Davide Russo a invitarli “al tavolo tecnico che abbiamo aperto lunedì scorso con un gruppo di cittadini dell’Albuccione”, e lo ripeterà anche fuori nel capannello. La maggioranza cinque stelle viene punzecchiata, “io vorrei capire quale è la vostra visione sul punto, non ci sono proposte e soluzioni” fa notare il consigliere Pd Mario Lomuscio, quindi Giovanna Ammaturo di Noi con Salvini critica il sindaco, non solo perché non è andato a Porta a Porta, ma perché la città “a 100 giorni dal suo insediamento è preda dei bravi rom e di chi alza di più la voce”. Propone che la polizia municipale sia presente tutti i giorni sul posto per i controlli, il capogruppo Pd Simone Guglielmo si rivolge sempre a Barbet, “non può aspettare la linea dalle altre istituzioni, deve avere una sua posizione” lo rimprovera, in maggioranza è il turno di Checchi che parla da “urbanista” per invogliare a mettere in campo la pianificazione territoriale, e la palla torna dall’altra parte. Dai banchi del Pd Paola De Dominicis mette l’accento su un tema, “lo sgombero non è la soluzione perché si riaccampano, si potrebbe trovare un’area per far sostare quelli che vogliono integrarsi, gli altri invece devono andare via”. Se qualcuno ancora coltivava qualche dubbio, ora è svanito Arianna Cacioni in apertura aderisce formalmente a Fratelli d’Italia. E questa è andata. Accende i riflettori anche su Villalba flagellata dai roghi tossici, e poi per Albuccione “chiediamo lo sgombero immediato”. Il biplanista civico Mario Proietti propone di aprire il parco di Albuccione “e la guardia di finanza sulla Tiburtina, sarebbe un segnale”, in maggioranza Claudio Caruso ricorda all’opposizione che il problema è lì da anni. In coda si vota il punto, tutte le mani alzate, passa all’unanimità, ma è una formalità di rito sulle società partecipate.
Gea Petrini

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