Home Articoli della settimana Le ore nere di Forza Italia. Domani Palozzi a Guidonia: “La nostra linea è votare, se i consiglieri non vogliono sciogliere con il Pd lo capisco ma ci vorrebbe coerenza”

Le ore nere di Forza Italia. Domani Palozzi a Guidonia: “La nostra linea è votare, se i consiglieri non vogliono sciogliere con il Pd lo capisco ma ci vorrebbe coerenza”

Le ore nere di Forza Italia. Domani Palozzi a Guidonia: “La nostra linea è votare, se i consiglieri non vogliono sciogliere con il Pd lo capisco ma ci vorrebbe coerenza”

Gea Petrini

E’ nel mare in tempesta il partito azzurro. Le ore corrono veloci, si avvicina il 24 e sparisce di fatto – come era già evidente da due settimane – la possibilità per Guidonia Montecelio di andare a elezioni a giugno. Se da una parte i motori si scaldano per la partenza del governo Di Palma, dall’altra Forza Italia è in cortocircuito. Dopo la posizione espressa in maniera netta dal coordinamento provinciale guidato da Adriano Palozzi a favore dello scioglimento, i consiglieri sono nel caos più totale, si sono riuniti in un concitato vertice venerdì sera, domani – martedì 23 febbraio – dovrebbe esserci l’incontro con il segretario provinciale che chiarisce: “Capisco non vogliano sciogliere col Pd ma ci vorrebbe coerenza”.

L’ultima girandola di tensioni è diventata una bufera giovedì, quando i consiglieri azzurri della terza città del Lazio, in maggioranza contrari alle elezioni anticipate, sono stati costretti a incassare il verdetto del coordinamento provinciale del partito, unanime nell’esprimere invece l’indicazione opposta. Il capogruppo Michele Venturiello, critico più che mai con Palozzi, proprio per il 19 sera ha convocato d’urgenza gli eletti. Una riunione frizzante, secondo le indiscrezioni, sono volate accuse verso il partito, scontri interni, proposte di documento bocciate, Andrea Mazza che ha lasciato la seduta per precedenti impegni, nella bagarre è stato il consigliere Gianluigi Marini a lanciare la provocazione: comunicare a Palozzi che anche il gruppo è per lo scioglimento ma che non essendoci l’appoggio degli alleati, il provinciale avrebbe dovuto indicare la strada concreta per andare al voto, se firmare cioè con la sinistra.

Una provocazione appunto perché in sei su nove sono in realtà contrari alle elezioni, ma la posizione, ideata più per mettere in difficoltà il provinciale che per la sostanza, era uscita così. Questo il mandato affidato nelle mani di Michele Venturiello. Tre giorni dopo, il capogruppo spiega: “I consiglieri si sono riuniti, a maggioranza e non tutti con le stesse motivazioni, hanno chiarito che qualora si fossero verificate le condizioni di unitarietà ci sarebbe stata la disponibilità ad andare al voto. Unitarietà che purtroppo o per fortuna, a seconda dei punti di vista, non c’è stata e dunque il gruppo mi ha incaricato di chiedere un incontro a strettissimo giro a Palozzi”. E il segretario provinciale anticipa la presenza a Guidonia Montecelio con ogni probabilità nelle prossime ore: “Spero di essere in città domani. Il partito è per andare al voto, io voglio che Forza Italia esca con una linea coesa e chiara in questo senso, quindi sentirò i consiglieri e se hanno espresso anche loro questa tesi ne prenderò atto positivamente. Capisco che dicano che non vogliono sciogliere con il Pd ma ci vorrebbe coerenza, e gli alleati si dovranno assumere la responsabilità di voler andare avanti”. Sul sostegno del partito al governo Di Palma, nulla è detto.

Leave a Reply