La scuola elementare di Collefiorito intitolata all’indimenticabile maestra Adriana

E’ stato un ultimo giorno ricco di emozioni per l’istituto comprensivo Montelucci di Guidonia, dedicato al ricordo di persone indimenticabili perché siano esempi di speranza per il futuro. La promessa di non dimenticare mai la maestra Adriana Vulpiani, morta a 53 anni a fine 2021, è stata suggellata con un’intitolazione commovente: la primaria di via Rosata porterà il suo nome. Per capire perché basta ricordare le parole che le dedicarono gli alunni l’anno scorso piantando nel giardino della scuola un albero per lei: “I fiori rossi ci ricorderanno i suoi sorrisi e l’allegria, la sua ombra gli abbracci quando eravamo tristi e l’aiuto quando non riuscivamo a fare un compito, i rami verso il cielo quando ci diceva di non avere paura di sbagliare e che eravamo meravigliosi campioni”.

Ieri con i suoi alunni c’erano i colleghi, la sua famiglia. “Questa intitolazione – ha detto il preside, Gaetano Carmelo Laudani – ci fa sentire ancora più forte il ruolo della maestra, un segno indelebile nella nostra cultura scolastica”. Un messaggio forte ribadito dalla vicedirigente Rosanna De Benedittis, che per anni ha lavorato al fianco della maestra Adriana: “La parola maestra dice tutto, ha in sé la passione e la dedizione di Adriana, il suo amore incondizionato per gli alunni e l’insegnamento. Una espressione pura e semplice che descrive la straordinarietà di Adriana”.
Commosso il ricordo delle sorelle davanti alla foto che da oggi in poi saluterà colleghi e alunni all’ingresso della scuola: “Ci hai lasciato una voragine incolmabile. Senza di te ci manca l’aria. Ma allo stesso tempo ti sentiamo qui con noi. Nessuna come te sapeva leggere i cuori. Una persona straordinaria che ha dato tutto a tutti. Essenza di altruismo, guida da seguire, la nostra stella polare”.

Il plesso dell’Albuccione intitolato a Paolo Borsellino


La scuola dell’Albuccione è stata intitolata ieri mattina al procuratore anti-mafia Paolo Borsellino, ucciso in un attentato nel 1992 insieme agli uomini e alle donne della sua scorta. Una manifestazione corale che ha visto protagonisti tutti gli alunni intorno all’ulivo che nel 2017 fu piantato proprio dal fratello del magistrato, Salvatore, in visita a Guidonia.
“Borsellino – ha sottolineato il preside Laudani, che ha seguito la cerimonia accanto alla vice De Benedittis – ha investito sulle nuove generazioni perché camminasse sulle loro gambe una nuova cultura fondata sulle regole, sulla democrazia e sull’inclusione, capace di respingere la sopraffazione e l’imposizione della mafia. La legalità è la cosa che ci unisce e ci tutela”.