La corsa di Alba Terme non si ferma: vogliamo il referendum entro il 2019

Se qualcuno pensava che l’idea di rendere autonomi dai rispettivi comuni Tivoli Terme e Villalba di Guidonia fosse finita nel cassetto dei ricordi si sbagliava di grosso. Dopo la fine della pausa estiva, che ha rallentato tutte le attività, istituzionali o meno, anche i secessionisti riprendono in mano carta e penna e tornano a preparare la strada che porta alla separazione. Stavolta all’orizzonte c’è anche una data, quella di maggio 2019, quando il gruppo racchiuso sotto il nome di Comitato promotore per il Comune autonomo di Alba Terme, ha pensato di indire il referendum che potrebbe portare alla separazione dei quartieri e alla creazione di una nuova realtà istituzionale. Ad unire i territori negli anni sono stati sicuramente i problemi, dai furti al degrado passando per la mancanza cronica di aree verdi dove poter giocare fino ad arrivare alla questione dei roghi tossici, che ha flagellato letteralmente il territorio. Oggi le polemiche non sono mancate neanche per l’arrivo dei 13 milioni di euro dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali: la pioggia di finanziamenti riguarda sempre e solo lo stesso territorio, quello del centro città, mentre per le periferie di novità positive non ne arrivano mai. Una situazione non nuova sicuramente ma che pare ormai essere arrivata ad un punto di non ritorno, tra promesse mancate e speranze tradite. alc