Home Politica La consigliera, il cantante e i “vecchi di merda”: la “Notte Verde” a Tivoli finisce con le polemiche

La consigliera, il cantante e i “vecchi di merda”: la “Notte Verde” a Tivoli finisce con le polemiche

La consigliera, il cantante e i “vecchi di merda”: la “Notte Verde” a Tivoli finisce con le polemiche

Premettiamolo, “Vecchi di merda” è il titolo di una canzone, una canzone di un cantante, scusate il necessario gioco di parole, che si è esibito nel corso dell’attesa e partecipata “Notte verde” tiburtina. Lui si chiama Giancane e ha avuto l’onere e l’onore di chiudere domenica la tre giorni di festa che lo scorso week end ha portato in città migliaia di persone. Tutto bene, tutti contenti, almeno fino a quando sono arrivati i ringraziamenti social degli amministratori comunali, che forse spinti dall’entusiasmo groupies figlio dell’amore per la musica, hanno esternato qualche considerazione di troppo sui cittadini “adulti”. Protagonista della vicenda è la più giovane degli eletti, Irene Marinucci, che sulla sua pagina Facebook ha parlato degli artisti che si sono esibiti ricordando, carta di identità alla mano, come “prima di diventare “una vecchia di merda” odierò più di tutti i radical chic dovunque loro si trovino sparsi per la mia città o per il mondo”. Che si tratti di un avvertimento o meno il tono non è piaciuto al pubblico che di solito frequenta i social network, che ha trovato la citazione musicale fuori luogo, ricordando all’esponente di “Una Nuova Storia” che tutti, vecchi compresi, hanno reso possibile non solo la sua ascesa politica ma anche manifestazione come queste. Tra un’autodifesa e un aiuto dal pubblico la querelle è durata per diciotto commenti e una cinquantina di “mi piace”, che hanno evidenziato su tutto una cosa: i ruoli contano e amministrare un Comune è non solo una responsabilità fatta di contenuti ma anche di forma, a trent’anni come a sessanta. Forse bisognerebbe rispolverare i toni pacati e sobri dei primi mesi di governo Proietti, oggi mutati in tifo da stadio che con la politica non si sposano mai bene. I civici della prima ora lo sapevano, ora la barca rischia di andare in direzione ostinata e contraria senza fare la rivoluzione, con buona pace di De Andrè e dei vecchi di merda.
Anna Laura Consalvi

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