Home Cronaca La bandiera di Tivoli sventola sulla Rocca Pia. Proietti: “Un evento storico”

La bandiera di Tivoli sventola sulla Rocca Pia. Proietti: “Un evento storico”

La bandiera di Tivoli sventola sulla Rocca Pia. Proietti: “Un evento storico”

Il complesso monumentale della Rocca Pia è da ieri proprietà della Città di Tivoli. E’ stato infatti firmato il definitivo atto di trasferimento del bene, a titolo gratuito, dall’Agenzia del Demanio al Comune, nell’ambito dei programmi del federalismo demaniale. Al termine della cerimonia ufficiale, sulla torre più alta della Rocca è stata issata la bandiera amaranto-blu con lo stemma della Città.

“E’ una giornata storica poiché dopo 500 anni la Rocca, invece di essere vista e considerata come un corpo estraneo alla Città torna ad essere il suo cuore pulsante – ha commentato il Sindaco Giuseppe Proietti -. La Rocca spesso ha costituito nell’immaginario collettivo della comunità tiburtina una sorta di simbolo. Da oggi questo simbolo scende in mezzo alla gente”.
La Rocca Pia sarà aperta ogni sabato e domenica, a partire dal prossimo 15 dicembre, dalle ore 10 alle ore 16, con ingresso gratuito. Sono previste visite guidate gratuite ogni 15 minuti, con ultimo ingresso alle ore 15:30.

Costruita in parte utilizzando i materiali tratti dal vicino Anfiteatro di Bleso, la Rocca Pia fu voluta dal papa Pio II Piccolomini, che ne iniziò i lavori nel 1461. Si estende per oltre mille metri quadrati e più di 8mila metri cubi nel centro della Città. Il complesso è costituito da quattro torri di diverse dimensioni, collegate da alti muraglioni e chiuse da merli guelfi; in vari punti si aprono le bocche da fuoco e lo spessore dei muri delle torri maggiori raggiungeva i sei metri. Nel 1539 proprio all’interno della Rocca Pia il papa Paolo III approvò il progetto della Regola della Compagnia di Gesù presentatogli da San Ignazio di Loyola. Nel tempo l’area intorno alla Rocca fu utilizzata come riserva di caccia nel XVI secolo dal cardinale Ippolito d’Este, nel secolo successivo la zona intorno al monumento fu utilizzata dai tiburtini come pascolo, campo da gioco e parco pubblico. Nel secolo XIX la Rocca alternò la funzione di caserma pontificia con quella di prigione e tale funzione mantenne fino al 1960.
Il complesso monumentale della Rocca Pia viene riaperto al pubblico dopo una lunga e complessa attività di recupero e di restauro.

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