Home Cronaca Josephine Alessio giornalista icona sui social che tiene gli occhi sul mondo

Josephine Alessio giornalista icona sui social che tiene gli occhi sul mondo

Josephine Alessio giornalista icona sui social che tiene gli occhi sul mondo

Josephine Alessio, giornalista e conduttrice di Rai News24, il tg della mattina con i collegamenti da tutto il mondo. È arrivata negli studi di Radio Italia Anni 60 Roma, 100.5 FM portando una ventata di simpatia e freschezza, empatia. Amata, fotografata, seguitissima, una vera icona. Tanta gavetta, laureata, giornalista professionista, approda alla Rai a Roma e si occupa per otto anni di sociale: milioni di fans che la seguono assiduamente sui social, in particolare Instagram, conduttrice del primo telegiornale della mattina, dalle 4, è la stella del mattino.  Con un seguito enorme e un grande impegno per la conduzione e la redazione notturna, 24 ore su 24 per le edizioni che vanno in tutto il mondo a reti unificate Rai News 24, RAI1 e RAI3.  Una vera stakanovista del giornalismo televisivo, grande professionalità, simpatia e bellezza travolgenti, volto dell’anno dell’informazione Rai con un prestigioso premio vinto a ottobre 2019 scorso. 

Parliamo della scaletta del telegiornale, come si prepara un tg così impegnativo?

Sono in Rai a mezzanotte, unico presidio RAI attivo di notte; alle 4 sono alla guida dell’edizione trasmessa in tutto il mondo. 

Una vita dal fuso orario stravolto e con una scaletta sempre aperta.

“Tutto quello che esce attraverso le agenzie” – ci dice durante l’intervista in diretta – “le innesto tra un servizio e un altro, ho tutto sotto controllo insieme alla redazione stessa, aggiornando continuamente e portando per mano il telespettatore attraverso il flusso delle notizie. Monitoriamo dunque tutto quello che accade nel Mondo con i nostri corrispondenti RAI, poi il tutto confluisce in questa “news-room” in cui si decide quali saranno le priorità delle notizie. Questa è la differenza con un normale telegiornale”. 

Che qualità e doti occorrono?

“Occorrono forza e tempra d’acciaio, inoltre il giornalismo mi regala entusiasmo e adrenalina da non farmi avvertire la stanchezza e il sonno”.

Unica giornalista donna in Italia ad aprire l’informazione televisiva a reti unificate ogni mattina dalle 4 alle 6.30.

Sono orari che le donne, generalmente, non fanno. E’ un lavoro molto impegnativo con un bel lavoro di squadra che mi impegna da ormai quasi cinque anni senza impedirmi però di avere una vita normale dove trovano posto anche lo sport, la lettura, la musica. Niente è impossibile o difficile, credo nella volontà e nel potere della mente e nella gavetta; ho fatto una lunghissima gavetta che fortifica e rende professionali, credibili, forti”

Momento Coronavirus, cosa possiamo dire? 

Precauzione sì, allarmismo no, occorre la corretta informazione. 

Josephine Alessio si sente cittadina del mondo?

Assolutamente sì, sono cilentana, trasferita in Canada, poi Milano e ora Roma, ho una visione “open mind” sulle cose e sul mondo. 

E proprio da cittadina del mondo, parliamo di turismo solidale, del tuo impegno in Africa, in particolare ultimamente nel Senegal:

“Ho una grande passione, quella di viaggiare e condividere le esperienze di vita nei villaggi africani con il turismo solidale che consiglio vivamente: conoscere, apprendere, esplorare questo continente meraviglioso, conoscere a fondo la sua gente, i loro valori, e soprattutto tendere una mano ai bambini”

Esiste un’Africa che non ci raccontano?

“Pur con i problemi, c’è un’Africa senza armi e guerre che tramette energia e dignità. Un mondo lontano dalle nostre abitudini occidentali ma anche vicino a quelli che sono i veri valori della vita, valori che noi abbiamo quasi totalmente perso. Ricordo gli sguardi profondi dei bambini, l’ospitalità grande e la dignità degli adulti, il senso di ingiustizia di fronte alle loro condizioni di vita e le mancanze, ma anche la grande gioia, lo stupore e l’entusiasmo delle persone e il loro grande senso di ospitalità che si traduce nell’aprire la loro casa anche agli sconosciuti”. Ospitalità e riconoscenza, questi termini sconosciuti ormai nella nostra parte di mondo. 

Alessandra Paparelli 

foto di Claudio Martone

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