Non tutti sanno che Eusebio Ciccotti, accademico e saggista, ma soprattutto preside del Polo Liceale e Scientifico più grande del Lazio e, da tre anni, anche preside-reggente dell’Istituto Comprensivo di Montecelio e Sant’Angelo Romano, da decenni teorizza sfide formative, impegnandosi nel rinnovamento della didattica, insieme a docenti e genitori.
Ora lancia un’idea apparentemente folle: invita le famiglie di Guidonia, Villalba, Setteville e Bagni di Tivoli a iscrivere i loro figli, per la classe prima media, a Montecelio e a Sant’Angelo Romano.
Preside Ciccotti, non le sembra una proposta un tantino surreale, forse un po’ troppo filmica visto che lei è uno storico della “settima arte”?
Guardi, l’idea mi gira in testa da qualche anno. L’ho presentata al nuovo Consiglio di Istituto dell’I.C. di Montecelio/S. Angelo Romano ed è stata approvata alla unanimità. Ciò è avvenuto prima delle feste natalizie. La motivazione è strettamente logica e saggia. Abbiamo due aule vuote a Montecelio e una aula vuota a Sant’Angelo Romano, nei rispettivi corsi di scuola secondaria di primo grado. Precisamente posti liberi per le future prime medie.
Perché bambini di prima media dovrebbero salire a Montecelio e Sant’Angelo Romano?
Per motivi di salute e sicurezza. Nelle due colline si respira aria fresca e priva di smog. Le aule sono spaziose e in tempo di covid-19, e Omicron, è una garanzia in più per le famiglie. Ampi cortili e giardini per le attività ricreative. Vi sono ottimi docenti. Personale Ata competente e disponibile, mense strepitose, e un preside, se mio consente, all’altezza. Non le basta?
Con quali trasporti affronterebbe il tragitto fino a Montecelio o Sant’Angelo?
Innanzitutto a molte famiglie fa piacere accompagnare i propri figli a scuola. Inoltre, abbiamo già buoni collegamenti che in caso di formazione di una o più classi il Comune di Guidonia Montecelio e Sant’Angelo Romano, anche in collaborazione con il Cotral, potenzierebbero. Dobbiamo avere il coraggio di cambiare. Di andare controcorrente. Di sperimentare. Noi siamo educatori che si debbono occupare anche della salute dei nostri ragazzi. Non siamo parcheggiatori di minori in classi super affollate. Sa che vista hanno i ragazzi di Montecelio e Sant’Angelo sulla valle e fino a Roma? Sa che molti ragazzi crescono in scuole di città e di periferia circondante da palazzine di cemento? Sa che a Sant’Angelo e a Montecelio si sente ancora il canto del gallo? E le galline quando gioiscono con il loro “coccodè” dopo aver deposto le uova? E tutti i vari tipi di volatili con i loro cinguettii? E le farfalle già ad aprile?
Ora lei fa il preside ecologico che va di moda.
Abbiamo ucciso la cultura contadina: pagheremo un prezzo salato. Poi, mi scusi… siamo tutti pronti a scendere in piazza con Greta. Tutti in prima linea per difendere il verde. Tutti a voler mangiare sano. Tutti ad acquistare un cane per portarlo a passeggiare sui marciapiedi di città, in gimcana tra le auto parcheggiate a zeppa, lasciando i ricordini in terra e spruzzatine di liquido sui copertoni… Poi, quando si chiede ai genitori di portare i loro figli, alla cui salute dovrebbero tenere, in una scuola dove vi è spazio, verde, aria pura, e cibo sano, credono che sia una idea bizzarra.
Insomma, lei crede davvero che le famiglie portino i propri figli della futura prima media in collina?
I primi a farlo saranno i più saggi. Per gli altri, pazienza… Auguro buon smog!