Guidonia, tolti 50mila euro ai disabili per comprare i banchi. L’opposizione insorge: “Pagano sempre i più deboli”

Sono stati tolti 50mila euro ai disabili per comprare i banchi di tre aule di via Douhet. Succede anche questo che il sociale soccombe rispetto alle urgenze che in realtà sarebbero ordinario. La scelta è ratificata dai pentastellati nell’ultimo consiglio comunale di Guidonia Montecelio con il voto contrario della minoranza: il punto all’ordine del giorno fatto passare come una presa d’atto o giù di lì ha scatenato l’ennesimo scontro tra maggioranza e opposizioni. A presentare la materia è l’assessore alle Finanze Alessandro Alessandrini che in maniera tecnica motiva la necessità di votare le due variazioni di bilancio, la prima  sui sistemi informativi (15mila euro), la seconda di 50mila del settore servizi sociali. Sembra tutto filare liscio, ma subito dopo si accende il microfono della consigliera piddì Paola De Dominicis: “Dobbiamo votare una variazione senza una relazione, senza sapere quale sia la condizione generale dei conti. Le domando perché nonostante ci siano fondi in cassa il Comune continua a non pagare? Chi sono i privilegiati che invece vengono liquidati? Ho chiesto l’elenco dei creditori in commissione e non ho ricevuto risposta”. Ma è proprio la De Dominicis a trasformare il corso del dibattito svelando il mistero della variazione: “E’ vero che i 50mila euro sono stati tolti dal capitolo dei disabili?”. Apriti cielo. L’assessore interviene di nuovo e specifica che non è stato certo lui a deciderlo, “la proposta viene dagli uffici che avranno rilevato importante fare questa variazione, noi siamo notai che non fanno altro che registrare la liceità”. Ma l’opposizione non ci sta, De Dominicis è lapidaria, “come sempre a pagare sono i più deboli, voto contro”. Nell’arco di un paio di interventi è il capogruppo cinque stelle Giuliano Santoboni a spiegare che i 50mila euro sono stati utilizzati per acquistare i banchi per tre aule delle elementari di Guidonia centro, il civico Mario Valeri non si sposta dalla posizione comunque, “una scelta politica”, così come il collega biplanista Mario Proietti, “si poteva fare una scelta nogliore”, e Giovanna Ammaturo di Noi con Salvini. La minoranza voto contro, e il punto passa. redpol.