Guidonia, Sinistra Popolare al sindaco: “Si impediscano gli sfratti dei soggetti deboli senza un’alternativa”

“Avanziamo la pressante richiesta che la condizione di sfratto, per tutte le famiglie in possesso dei requisiti per l’alloggio di edilizia residenziale pubblica o con particolari fragilità familiari, vada considerata come una situazione di grave emergenza”. Con una lettera al sindaco di Guidonia Monyecelio Michel Barbet, la lista Sinistra Popolare presente alle ultime elezioni ma rimasta fuori dal consiglio, spinge il governo cinque stelle a mettere tra le priorità dell’agenda politico amministrativa, “il dramma degli sfratti e delle famiglie in disagio abitativo” che è “una ferita aperta nel cuore della città”.

Fragilità sociali e crisi. Il gruppo di Filippo Silvi analizza il contesto, “dietro queste famiglie ci sono, nella stragrande maggioranza dei casi, storie di fragilità economiche e familiari, anziani, nuclei con minori, la sola offerta di lavoro precario mal pagato. Nella maggioranza dei casi, le istituzioni non hanno ancora la capacità compiuta di fornire risposte adeguate, offrire un alloggio alternativo a costo sostenibile, spesso neanche ad intercettare questo esodo, quasi sempre silenzioso, disperso nei meandri della città”. Una piaga che si è “estesa durante la lunga crisi economica e sociale. Il rapporto interno tra crisi e sfratti – spiegano – è dimostrato in maniera lampante dalla crescita esponenziale delle sentenze di morosità, uno tsunami sociale mentre invece sono calate drasticamente le sentenze per finita locazione, che ormai sono neanche un decimo delle sentenze per morosità. Si tratta di numeri che rappresentano, però, solo la punta dell’iceberg di una sofferenza abitativa strutturale: attraverso i nostri sportelli di ascolto, noi calcoliamo che per ogni sfratto che arriva, purtroppo, al suo esito finale, ci sono altrettante famiglie “border line”, con il rischio concreto di cadere nella ragnatela mortale dello sfratto e della procedura di esecuzione”.

Le richieste di Sinistra Popolare. L’attenzione deve passare attraverso azioni concrete. In base alla circolare ministeriale, anche Guidonia come gli altri Comuni dovrà procedere alla mappatura degli immobili pubblici e privati vuoti e in disuso, “chiediamo vengano effettuati nei tempi più brevi e resi pubblici e che si realizzi una moratoria delle esecuzioni degli sfratti ai danni dei soggetti deboli in assenza di una soluzione alloggiativa alternativa. Chiediamo che, a tale scopo, quindi, venga anche istituita unacommissione per la graduazione delle esecuzioni, con tutti i soggetti istituzionali e le parti sociali, al fine di rendere operativo un percorso reale di accompagnamento sociale, che impedisca l’esecuzione dello sfratto senza il passaggio da casa a casa”.