Guidonia, scoppia il caso De Dominicis: l’uscita dal Pd sempre più vicina

Non è più capogruppo Paola De Dominicis che fa un passo indietro in contrasto con le recenti scelte del partito di allearsi con i cinque stelle. E ora il Pd avverte, se non si uniforma alla linea non potrà restare. I democratici hanno sancito il via libera al dialogo che potrebbe condurre all’entrata in Giunta a settembre insieme ai cinque stelle, con un attivo che si è tenuto sabato su piattaforma digitale. Circa quaranta persone, i big regionali, la disamina delle prospettive di un’alleanza che dal patto di fine mandato condurrà all’accordo per le prossime elezioni, un orizzonte per il quale lo stesso Michel Barbet si è detto disposto a non ricandidarsi sindaco in favore di una figura di sintesi.

Ma la posizione del Pd non è unanime, la consigliera Paola De Dominicis è contraria: “L’ipotesi di alleanza con il Movimento 5 Stelle è in evidente contraddizione con il mandato elettorale, con le iniziative assunte nel corso della legislatura dal Pd e, in particolare, da ultimo, con la sottoscrizione della Mozione di sfiducia al Sindaco Barbet”.

La scelta di lasciare la guida del gruppo è raccolta dal segretario provinciale Rocco Maugliani che avverte però la consigliera, senza condivisione su posizioni così determinanti possono venire meno le ragioni per restare nel Pd.

“La decisione di Paola De Dominicis di fare un passo indietro dal suo ruolo di capogruppo del Pd in Consiglio Comunale è, a parer mio, assolutamente corretta e porta un elemento di chiarezza nel nostro dibattito interno. Dispiace ovviamente che Paola non abbia condiviso la decisione, assunta in modo collegiale nel nostro attivo di sabato, di avviare un dialogo con l’attuale amministrazione comunale ma è ovvio che in ragione di questo non avrebbe potuto assolvere al suo ruolo con l’autorevolezza e la legittimazione necessarie. Spero che se questo dialogo avrà i frutti sperati la consigliera De Dominicis possa, malgrado le sue riserve, decidere di uniformarsi alla direzione che prenderemo e quindi rimanere nel gruppo consiliare e nel partito le cui decisioni su temi di questa natura sono come ovvio vincolanti per i propri iscritti e amministratori”.