Tivoli, i revisori bocciano l’assestamento di Bilancio: il Comune ora chiede una modifica
“Del doman non c’è certezza”. Non è solo un passo di un celebre componimento poetico ma anche la sintesi estrema del clima che si respira in queste ora nel palazzo comunale di Tivoli. A rendere incerti i tempi che verranno ci hanno pensato i Revisori dei Conti che hanno dato parere negativo all’assestamento di Bilancio pronto a finire in aula nei prossimi giorni. Una tegola che non arriva proprio all’improvviso, questo va detto, ma che sicuramente potrebbe complicare il quadro a breve e lungo termine. 
 
Il parere del Collegio e le controdeduzioni del Dirigente: il nodo da sciogliere resta la Acque Albule spa
 
La terna riunita nelle scorse settimane ritiene infatti che gli equilibri non sono garantiti attualmente dalle entrate e uscite, motivo per cui il semaforo, al momento, non può che essere rosso. A replicare alla lettera è stato il dirigente del settore Riccardo Rapalli, che con le sue controdeduzioni ha chiesto di rivedere il parere alla luce del ventaglio di soluzioni messe in campo per gestire l’affare Terme Acque Albule, su cui pesa buona parte del problema allo stato attuale. La questione è sempre la stessa: il socio di minoranza dell’azienda, la Fincres spa, ha vinto la battaglia legale per l’esercizio dell’ “opzione put”, clausola prevista dai patti parasociali che gli dà la possibilità di restituire il pacchetto azionario al Comune, per un valore stimato di circa 11 milioni di euro. Il problema adesso è come trovare il gruzzoletto, vista anche la situazione economica del municipio. L’ipotesi più accreditata sembra essere quella di ricorrere a un finanziamento tramite la Cassa Depositi e Prestiti, con cui sono stati già avviati gli incontri e che si chiede di tenere dunque in considerazione anche alla luce della possibilità di rivedere o meno il parere da parte del Collegio stesso in una comunicazione inviata nella tarda serata di sabato 24 luglio. Uno spiraglio a cui il Municipio si aggrappa anche perché le strade che si aprono, in caso si ribadisca la negatività, in queste ore sono poche e impervie e potrebbero portare o alla rielaborazione del documento di Bilancio, con conseguente “indebolimento” dell’assessore al Bilancio e Finanze, Maria Rosaria Cecchetti, o allo scioglimento. 
 
La replica del Comune: attendiamo le nuove decisioni
 
Intanto nel primo pomeriggio di oggi è arrivata anche la  replica dello stesso Palazzo San Bernardino che frena i pessimismi e gli allarmismi: “Si precisa che il collegio dei revisori con una pec inviata sabato 24 luglio ha in realtà chiesto al Comune di Tivoli, “nelle more di un parere negativo in ordine al permanere di tali equilibri (di bilancio), una integrazione documentale su tutte le attività poste in essere dall’ente per fare fronte ai dettami della sentenza emessa dal tribunale di Roma” e relativa al Put Acque Albule. In sostanza, scrivono i professionisti, “alla luce dei documenti che l’ente produrrà, verrà confermato o modificato il parere suddetto”, esprimendo così parere positivo o negativo sulla delibera di assestamento che sarà discussa domani in Consiglio comunale”, scrivono. “Il dirigente del settore Bilancio ha trasmesso già sabato 24 al collegio dei revisori tutte le integrazioni, i chiarimenti e gli impegni richiesti e ora si attendono le nuove decisioni. Inoltre, i revisori nel loro verbale hanno espresso osservazione su un’unica questione: quella relativa alla sentenza sulle Acque Albule emessa dal tribunale a giugno, a conclusione del noto contenzioso aperto nel 2012, mentre nessun’altra osservazione è stata presentata sul provvedimento di assestamento di bilancio. La questione evidenziata dal collegio nella sua relazione, era già stata rappresentata nel documento illustrativo allegato alla delibera di assestamento del bilancio (e che verrà discusso domani in Consiglio comunale), nel quale viene richiamato il potenziale rapporto di disequilibrio tra l’esito della sentenza e il bilancio”.