Home Cronaca Guidonia, “riaprire al più presto e in sicurezza il centro alzheimer”

Guidonia, “riaprire al più presto e in sicurezza il centro alzheimer”

Guidonia, “riaprire al più presto e in sicurezza il centro alzheimer”

“Riaprire il centro diurno per la cura dell’alzheimer dell’Ihg al più presto e con tutte le garanzie di sicurezza connesse alla presenza del reparto Covid”. E’ un grido di aiuto quello lanciato dalle famiglie dei pazienti di un servizio considerato un “fiore all’occhiello” dell’offerta sanitaria di zona, che in questi mesi di chiusura imposta dall’emergenza Coronavirus hanno visto visibilmente peggiorare le condizioni dei propri cari, abituati ad essere seguiti tutti i giorni in regime semiresidenziale seguendo programmi di altissima qualità. “Hanno risentito moltissimo – spiega un familiare, a nome di tutti -. In alcuni casi l’ingestibilità della situazione ha portato al ricovero. La difficoltà è grande e la Regione finora non ha offerto risposte”.Il servizio potrebbe riaprire a giugno ma per le famiglie rimane il problema della presenza all’Ihg di un reparto per Covid, tre moduli da 20 posti letto messi a disposizione della Regione Lazio per accogliere pazienti non autosufficienti e positivi al coronavirus, provenienti da altre strutture, ospedaliere e non, di tutta Roma e provincia.L’ultima risposta arrivata dall’Ihg alle sollecitazioni dei parenti per avere tempi e condizioni del rientro risale all’8 maggio e, come alternativa ad un stop imposto con ordinanza dalla Regione all’inizio di marzo per contenere il contagio, contempla solo quella di “chiedere l’assistenza domiciliare”.Un’alternativa che però comporta conseguenze che le famiglie dei pazienti in cura per l’alzheimer non sono disposti ad accettare, per il bene dei propri cari: “E’ una scelta – spiegano – che  comporta l’uscita dal centro diurno. Sapendo che poi, per rientrare, ci passa molto tempo, considerato che c’è una lunga lista d’attesa”.Perciò l’appello è quello di fare il più presto possibile e di predisporre e far sapere le condizioni rispetto alla presenza del reparto Covid e tutte le misure di sicurezza in programma per far continuare il servizio con le massime garanzie. Le famiglie attendono risposte, e continuano a sollecitarle inviando mail di aiuto alla Regione. Novanta gli appelli lanciati nelle ultime settimane, mentre altri Sos sono in arrivo. RedCro

Leave a Reply