Home città Guidonia Guidonia, malumori sulla Polverini: posto in Giunta in bilico. In sua assenza comanda l’assessore ombra: ma Barbet dice “no”

Guidonia, malumori sulla Polverini: posto in Giunta in bilico. In sua assenza comanda l’assessore ombra: ma Barbet dice “no”

Guidonia, malumori sulla Polverini: posto in Giunta in bilico. In sua assenza comanda l’assessore ombra: ma Barbet dice “no”

I malumori montano sempre di più, è in bilico l’assessorato al Personale, c’è maretta nella maggioranza cinque stelle di Guidonia Montecelio intorno alle prestazioni del settore in mano a Romina Polverini. Si registrano tra la piazza e gli uffici ripetute lamentele sull’operato della delegata alla quale, un anno fa, il sindaco Michel Barbet aveva affidato l’affaire dipendenti e l’innovazione della macchina amministrativa. Ma dell’innovazione non c’è traccia e a mancare sarebbe anche l’ordinario per colpa delle assenze della Polverini che in Comune si vede poco e niente. Questa è almeno la tesi che circola con insistenza nel Palazzo, e che sembra ormai aver spazientito persino il serafico Barbet, davvero stanco – dicono i bene informati – della sedia vuota nelle riunioni di Giunta. L’ultima giusto l’altra settimana, quando Polverini non si è presentata all’esecutivo, generando un vortice di malpancismi in moto – a essere sinceri – già da un po’. Polverini, classe ’69, è funzionario statistico presso Roma Capitale dal 2001, dove ha messo a disposizione le proprie competenze (è d’altronde laureata in scienze statistiche economiche con un master di secondo livello in management del governo locale) in varie tipologie di analisi, dalla demografia alla mobilità. Non è certo la capacità che manca, questo è chiaro, all’assessore per anni attiva a Marco Simone, dove vive, nel comitato di quartiere e nell’ambientalismo. Polverini ha provato a spostarsi, ad avvicinarsi, lasciando Roma per Guidonia, partecipando al colloquio concorso all’epoca dell’amministrazione Rubeis, per diventare dirigente del Comune su assunzione fiduciaria, in tempo di centrodestra. Non se ne fece nulla. Nel 2017 si è candidata in consiglio comunale con i cinque stelle, e con 112 voti è entrata nell’aula, anche se solo idealmente, visto che Barbet l’ha richiesta in Giunta. Polverini quindi si è dimessa dal consiglio per fare l’assessore, tenendo il lavoro a Roma. Un atto di fiducia, come insegnano i veterani della politica, che potrebbe costarle, visto che il sindaco Barbet sarebbe sempre più scontento del suo operato, tanto da ipotizzare una sostituzione. Il settore intanto viene gestito dallo strettissimo della Polverini che in sua assenza – sussurrano i rumors – è l’assessore ombra al Personale: si tratta di Alessandro Cocchiarella, suo fedelissimo, vicino alla Polverini (con meno voti di lei, 97) e già nell’occhio delle critiche interne perché avrebbe la parola finale e decisiva in più commissioni. Vista la poltrona di fatto vacante, l’avrebbe occupata. Simbolicamente s’intende.
Gea Petrini

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