Home città Guidonia Guidonia, l’opposizione unita chiede le dimissioni del sindaco: i manifesti con tutti i “disastri” targati 5S

Guidonia, l’opposizione unita chiede le dimissioni del sindaco: i manifesti con tutti i “disastri” targati 5S

Guidonia, l’opposizione unita chiede le dimissioni del sindaco: i manifesti con tutti i “disastri” targati 5S

La pineta rasa al suolo, la sporcizia in strada, l’attacco al mondo sociale, le buche, i campi rom, il degrado, i parchi chiusi: l’opposizione chiede le dimissioni del sindaco di Guidonia Montecelio Michel Barbet. Una campagna vera e propria che tutti i consiglieri di minoranza, insieme, hanno creato e sostenuto.

I manifesti affissi in giro per Guidonia e diffusi sull’altra piazza, quella social, sono foto a tutto campo di scene di città: una carrellata dei “disastri” targati cinque stelle. Ognuno con una fascia e la scritta “Barbet dimettiti”, e sotto la firma dei consiglieri comunali: iniziando dal Pd, Simone Guglielmo, Paola De Dominicis, Emanuele Di Silvio, Mario Lomuscio, quindi i civici, Mauro De Santis, Mario Valeri e Mario Proietti, e ancora la Lega con Arianna Cacioni e infine la consigliera Giovanna Ammaturo.

“È il momento di dire basta, abbiamo aspettato quasi due anni, ora il tempo è scaduto – dice l’opposizione – la città sta sprofondando in un baratro, dai servizi ai trasporti, alle strade, al sociale, alla sicurezza, ai parchi, tutto è in stato di degrado ed abbandono. L’immobilismo e la manifesta incapacità gestionale ormai sono sotto gli occhi di tutti. Ci avete provato, evidentemente non siete in grado, fate un gesto di responsabilità dimettetevi e lasciate alla Città una speranza di ripartire prima che sia troppo tardi”.

Una prima assoluta, il pezzo di comunicazione politica unitario con l’intento di lanciare un segnale chiaro ai cittadini. Anche se da posizioni diverse, da sinistra a destra il giudizio sull’amministrazione cinque stelle è lo stesso. La maggioranza non viene salvata su nessun fronte, l’opposizione lascia parlare le immagini. I tronchi tagliati della pineta, il cancello chiuso del parco, le famigerate buche, il senso di abbandono che attraversa la città.

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