Home città Guidonia Guidonia, governo sul baratro. Sassano: “Insostenibile andare avanti”. E suona l’ultima campanella

Guidonia, governo sul baratro. Sassano: “Insostenibile andare avanti”. E suona l’ultima campanella

Guidonia, governo sul baratro. Sassano: “Insostenibile andare avanti”. E suona l’ultima campanella

di Gea Petrini

Dissidente con questo governo di Guidonia Montecelio ma non con la città. A pochi giorni dal consiglio comunale che deciderà il destino del Palazzo, Stefano Sassano consigliere e vicesegretario provinciale di Forza Italia fa intendere come stia suonando l’ultima campanella per l’amministrazione. Deciderà il 27 maggio come votare ma si sente libero e in sintonia con la vera posizione del partito che non sostiene la compagine guidata da Di Palma. Insomma è il segretario provinciale Palozzi a non essere in linea con Forza Italia.

E’ corretto definirla un dissidente?
Il termine non è così calzante. Se dissidente è rispetto a un contesto, potrebbe esserci. Sono dissidente rispetto a una situazione complessiva che vede la storia premiare le mie tesi. Non sono dissidente rispetto alla città.

Mancava agli ultimi due consigli comunali. Un’assenza dettata da cosa?
Dal dissenso politico dimostrato già da tempi non sospetti, per far capire alla maggioranza che si ostina a governare nonostante gli scarsi numeri che non è una maggioranza.

Parliamo di questo dissenso politico, su cosa si fonda.
Il mio dissenso ha riguardato e riguarda il modo di intendere il ruolo dei pubblici amministratori. Il mio grido di allarme però è rimasto inascoltato e la città vive ormai da dieci mesi senza il sindaco eletto. A prescindere dalle vicende del sindaco Rubeis, questa situazione è insostenibile sotto il profilo politico e amministrativo. Quelle che erano le mie critiche oggi sono quindi amplificate e si manifestano nel mio dissenso rispetto a coloro che sono al governo della città. Sin dall’inizio non ho voluto poltrone, né assessori e da luglio scorso non partecipo alle commissioni.

Perché?
Svolgo il mio ruolo di controllo in consiglio e chiedendo agli uffici ma non ho voluto gravare sulle tasche dei cittadini per il gettone di presenza in commissione. E’ stato un tributo alla mia coscienza, ai miei elettori che mi hanno consentito di essere tra i più votati e a tutti i cittadini.

Lei è vice coordinatore provinciale di Forza Italia. Lunedì nomi importanti del suo partito, penso a Gasparri, sono venuti a Guidonia. Al termine il consigliere regionale Palozzi che è anche segretario provinciale ha detto che non votare il Bilancio sarebbe sciocco, cadere ora e lasciare la città al commissario non avrebbe senso. Lei aveva detto che Forza Italia non sostiene questo governo, così si era espresso il provinciale. E ora?
Ho registrato la venuta a Guidonia di esponenti di spicco di Forza Italia, l’incontro si è tenuto in un luogo inopportuno cioè l’assessorato all’Urbanistica e al di là di questo e senza sottacerne la portata, il cui giudizio lascio ai cittadini, evidenzio e ricordo a Palozzi che la posizione favorevole allo scioglimento e al mancato sostegno a questo governo è stata da lui ribadita recependo la volontà del coordinamento provinciale del partito. Quindi la posizione sul Bilancio la derubrico a tesi personale e non armoniosa con quella del partito che non intende sostenere il governo Di Palma.

Quindi non bisogna seguire la linea di Palozzi sul Bilancio?
Il Bilancio è un atto politico e sarà valutato come tale e ciascuno agirà come riterrà più opportuno operando le valutazioni senza doversi sentire influenzato dalla circostanza che Forza Italia non appoggia il governo.

Lei si sente libero di votare come vuole?
Certo, mi sembra di essere stato chiaro.

E come voterà?
La mia valutazione politica è nota, quelle tecniche relative al Bilancio le sto operando e le farò in sede di consiglio ascoltando anche il dibattito, e assumerò decisioni conseguenziali.

Se dovesse cadere l’amministrazione cosa ne sarà del centrodestra?
Non è facile in una fase in cui l’intero asset politico è così fluido procedere a giudizi proiettati sul futuro. Qualora dovesse cadere il governo a Guidonia si aprirà una nuova stagione di confronto e vedremo se ci saranno le condizioni per gettare le basi affinché la città possa essere guidata con capacità, esperienza e autorevolezza da chi è legittimato dal voto popolare.

Mancano diversi giorni al consiglio del 27 maggio, cosa dice ai suoi colleghi di centrodestra?
Spero ci sia da parte loro un sussulto di orgoglio nel capire come la situazione sia insostenibile, e li spingo a essere padroni dei propri destini, di governare la politica e non di subirla.

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