Home Cronaca Guidonia, è far-west elettorale: il Comune non contrassegna le plance. L’esposto di Silvi: “Gravissimo”

Guidonia, è far-west elettorale: il Comune non contrassegna le plance. L’esposto di Silvi: “Gravissimo”

Guidonia, è far-west elettorale: il Comune non contrassegna le plance. L’esposto di Silvi: “Gravissimo”

Un far-west elettorale legalizzato, il Comune di Guidonia Montecelio si è dimenticato di contrassegnare le plance. E’ l’ultimo paradosso della terza città del Lazio, dove già imperversano polemiche di ogni tipo, tirato fuori da Potere al Popolo. La lista in competizione in Regione e alle politiche attraverso Filippo Silvi ha avanzato un esposto al comando della polizia municipale. Il 13 febbraio la Giunta capitanata da Michel Barbet ha stabilito gli spazi elettorali spettanti a ciascuna forza politica in competizione nelle imminenti elezioni del 4 marzo, quando – meglio ricordarlo – i cittadini del Lazio voteranno per il nuovo presidente di Regione e per il parlamento. Ma lo schema uscito dall’esecutivo cinque stelle e consultabile anche sul è portale web del Comune, è rimasto lettera morta, enunciazione di principio, visto che non è stato realizzato nella pratica. Una democrazia a colpi di colla, a Guidonia Montecelio dove invece delle regole ha la meglio chi ha più secchi. Per rendere quello schema efficace, infatti, le plance disseminate nei diversi quartieri devono indicare la relativa sigla identificativa. E non è così. Se per intendersi a Massimo Volante candidato alla Camera di Potere al Popolo spetta lo spazio “C8A” ma le plance non sono contrassegnate, allora vige l’anarchia, come è. Basta farsi un giro, a cominciare dal centro città, dove tutti gli spazi sono appannaggio di un unico abbraccio tra candidati immortalato in foto. Non si possono fare neanche le multe, visto che la mancanza è del Comune, e la responsabilità specifica a quanto pare del settore lavori pubblici. La questione comunque è finita nero su bianco in un documento firmato da Filippo Silvi, già tre giorni fa, ma ancora niente è cambiato. “A dieci giorni dalle elezioni è una situazione assurda”, commenta l’esponente di Potere al Popolo. Meglio munirsi di tanta colla, e sperare nella clemenza dei concorrenti. geape.

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