Home Cronaca Guidonia, eventi di Natale tirati su dai commercianti e Cosap abbattuto del 70%: assemblea con polemiche

Guidonia, eventi di Natale tirati su dai commercianti e Cosap abbattuto del 70%: assemblea con polemiche

Guidonia, eventi di Natale tirati su dai commercianti e Cosap abbattuto del 70%: assemblea con polemiche

Canone di occupazione del suolo pubblico abbattuto del 70% durante le festività natalizie, è la misura assunta dal governo cinque stelle di Guidonia Montecelio “per aiutare il commercio”. Seconda assemblea ieri della commissione attività produttive presieduta da Claudio Zarro con gli esercenti dei vari quartieri, la riunione nella sala del teatro Imperiale ha registrato una partecipazione decisamente inferiore alla prima ed è stata convocata per i mercatini e gli eventi di Natale. Durante il giro di apertura dei consiglieri di magioranza e opposizione – della minoranza presente solo il civico Mauro De Santis – è introdotta la novità, Cosap ridotto da 2,56 euro a metro quadrato a 0,70 solo per il periodo delle feste e il presidente Zarro rende noto il calendario degli eventi che i commercianti con le proprie forze (e risorse) hanno organizzato nei quartieri. Il centro città è l’unica zona dove non ci sono in programma attività pubbliche su strada.

Cosa succede a Natale nei quartieri, le date. A Villanova l’associazione commercianti ha previsto quattro giornate di divertimento per grandi e piccini nel parco: 8, 17, 23 dicembre e 6 gennaio. Si tratta di eventi puri, se così si può dire, come ha spiegato una rappresentante dei negozianti, non ci saranno bancarelle. Quindi Setteville, cinque giornate: 8, 10, 17, 23 dicembre e 6 gennaio. A La Botte sarà festa il 7 dicembre, e a Villalba il 18. A Colle Fiorito manifestazione natalizia in strada il 10 dicembre grazie al lavoro della neo costituita associazione presieduta da Marco Crea che riunisce una trentina di commercianti di via dei Girasoli. E precisa Zarro: “Ci saranno degli eventi poi nel parco dell’Albuccione e a Montecelio con la Pro Loco si sta cercando di organizzare qualcosa”.

Il caso di Guidonia centro. Temperature frizzanti nella seconda metà dell’assemblea quando prende la parola Giuliano Lombardozzi di Milory su via Roma. “Io sono il presidente dell’associazione commercianti ma nessuno ci è venuto ad ascoltare”, la sostanza dell’intervento è una, l’amministrazione dovrebbe mettersi in moto per risollevare il commercio, “con interventi strutturali e una pianificazione”, “del suolo pubblico non ci importa niente”. Si crea scompiglio, qualche collega gli va contro, i consiglieri di maggioranza pure, alla fine quello che si capisce è che in centro città non viene organizzato nulla dagli esercenti “perché siamo rimasti in pochi”, anche se si alza Valentina che ha un negozio di fotografia nella vicina via dell’Unione e precisa: “Noi ci mettiamo le luci da soli con i nostri sforzi”. E suggerisce che ci sia una faida tra i negozianti di via Roma zona alta e bassa.

E la polemica sulle delegazioni. Tant’è che la pace sembra essere tornata quando negli ultimi battiti a far scaldare gli animi è il caso della possibile chiusura delle delegazioni in zone come Villanova spostando i servizi al centro commerciale, “porterebbe altro volume di visite lì a discapito dei negozianti di quartiere” è la denuncia dal negozio Le Camomille di via Roma. Apriti cielo, si scatena il putiferio, i consiglieri cinque stelle prima dicono che non è vero poi che se ne sta discutendo, chi urla, il civico De Santis schizza in piedi e difende la commissione, “se accadrà io mi incatenerò alla delegazione di Villanova ma non ce ne stiamo occupando noi”, insomma chiusura ad alta tensione. A margine dell’assemblea è la consigliera di maggioranza Laura Alessandrini però a operare la sintesi, “faremo nostra la problematica”. E tutti ad alzare la serranda.
Gea Petrini

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