Guidonia, il Comune sospende il bando per la riscossione dei tributi: è caos

Colpo alle politiche del governo cinque stelle di Guidonia Montecelio, il Comune è stato costretto a sospendere il bando per affidare a una ditta esterna la riscossione dei tributi. Qualcosa non va nelle carte, e arriva lo stop per almeno trenta giorni. Il servizio in mano alla Tre Esse fino al termine di dicembre andrà chiaramente in proroga ma per quanto a questo punto è difficile da prevedere. Con la firma del dottor Luigi Leli, dirigente della stazione unica appaltante della ex provincia, è arrivata infatti la sospensione per consentire al Comune di compiere le verifiche e gli approfondimenti necessari.

Si parla di una gara dal valore presunto di 4 milioni di euro per tre anni con possibilità di rinnovo per altri due, messa nelle mani della Città metropolitana di Roma, come fa adesso il Comune visto che il commissario prefettizio ha trasferito in provincia l’iter degli appalti per ragioni di trasparenza. La scadenza per le offerte era stata fissata a martedì 28 novembre, in ballo appunto l’affidamento del servizio della gestione ordinaria e riscossione volontaria della Tari – Icp (pubblicità), Dpa cioè le affissioni, Cosap, accertamento più la riscossione coattiva dell’Ici, Imu, Tasi, Tari/Tares, Icp, Dpa, Cpsap e la riscossione coattiva delle altre entrate comunali. Un bando nato già nelle polemiche, vero primo obiettivo di attacchi da parte della Cgil, che alla vigilia della votazione della delibera in consiglio aveva criticato l’azione della neo amministrazione che si era decisa – come da indicazioni lasciate dal commissario nello stesso piano di riequilibrio – a riportare all’interno del Comune solo la riscossione volontaria di Imu e Tasi. Troppo poco e “atti dovuti” per il sindacato visto che lo prevede la legge, anche se ignorata per anni a Guidonia dove l’intero pacchetto riscossione è andato alla Tre Esse e con tanto di aggio. Senza contare il peso economico eccessivo per le casse comunali già martoriate. Ma la maggioranza ha comunque tenuto duro e la nave è salpata, a quanto pare però per poco. Già la scorsa settimana il consigliere piddì Emanuele Di Silvio aveva denunciato possibili anomalie nel bando. Evidentemente qualcosa davvero non va. Tutto fermo. geape.