Home Cronaca Guidonia, palestre inagibili: sport nella paralisi. Ci si allena in strada: “Così si uccidono le associazioni”

Guidonia, palestre inagibili: sport nella paralisi. Ci si allena in strada: “Così si uccidono le associazioni”

Guidonia, palestre inagibili: sport nella paralisi. Ci si allena in strada: “Così si uccidono le associazioni”

Atleti costretti ad allenarsi in strada. A Guidonia Montecelio non si può più fare sport, una bufera vera e propria: le palestre scolastiche e comunali non possono essere utilizzate il pomeriggio dalle associazioni e dalle società. Non c’è per questi impianti il rinnovo del Certificato prevenzione incendi, non si possono usare fuori dall’orario scolastico. L’effetto è immediato e paradossale: la mattina i giovanissimi alunni svolgono attività nelle palestre, nel pomeriggio, nelle stesse strutture invece è vietato l’accesso, perché in quell’orario diventano inagibili. Un danno incalcolabile, basti pensare ai 200 atleti dell’Asds ViviVillalba, o ai 150 tesserati dell’altra realtà del volley, l’Energheia di Colle Fiorito: sono senza un tetto. E vie d’uscita per il momento non sembrano esserci, in base a quanto si apprende infatti il Comune per avviare le procedure dovrebbe fornire un incarico per il quale non ci sono soldi, almeno fino all’approvazione del Bilancio che slitta settimana dopo settimana nel buio profondo dei conti pubblici della città ai quali sta cercando di metter mano il commissario prefettizio. E lo sport è nella paralisi.

Il Villalba Volley – Ne hanno passate di cotte e di crude, dal giorno dopo l’incendio che ha distrutto la palestra comunale di Villalba dove l’associazione si allenava. “Ne siamo usciti con le ossa rotte ma vivi, grazie soprattutto all’impegno volontario di tante persone e a personali sacrifici economici da parte dei dirigenti, pronti a continuare l’esperienza che ha coinvolto migliaia di ragazze e ragazzi di ogni età”, racconta il presidente Ernesto Schiavone, e ora però la nuova stagione è bloccata. La richiesta di utilizzare la palestra dell’istituto Manzi è stata rispedita al mittente. “Lascio da parte gli interessi dell’associazione che rappresento, proprio perché la situazione mette a rischio non solo gli oltre 200 atleti del ASDS ViviVillalba, ma l’intero sistema sportivo del comune di Guidonia. Sappiamo essere difficile amministrare lo sport e le attività del terzo settore, ma non si può pensare di risolvere i problemi dello sport, eliminando lo sport”. Se come sembra il problema sono le risorse che mancano nel Palazzo, precisa Schiavone come “l’Asds ViviVillalba, solo negli ultimi 3 anni, ha versato alle casse comunali, qualcosa come 40.000 euro per usufruire degli spazi necessari alla propria attività sportiva, svolta, a quanto pare, in strutture non a norma. Le sue proposte di intervenire a proprie spese per ristrutturare e rendere agibili gli impianti, cadono nel vuoto ripetutamente. Così si uccidono le associazioni sportive, patrimonio sociale e educativo, prima ancora che economico del territorio. Spero possa essere compreso da chi ha il compito di governare e prendersi cura della nostra comunità. Non ci rimane molto tempo”.

L’Energheia di Colle Fiorito – Sempre volley e sempre problemi, in un altro quartiere. A Colle Fiorito l’Energheia, presidente Fabrizio Mares è con l’acqua alla gola. Le atlete si allenano in strada oppure a costi salati, come stasera, devono andarsene a Roma. Con la stessa motivazione, la mancanza del certificato prevenzione incendi, anche loro hanno ricevuto il “no” dalla scuola del quartiere su indicazione ovviamente del Comune che ha la proprietà delle palestre. “Siamo in attività da 12 anni – dice Mares – come ogni anno a fine agosto abbiamo inviato una lettera d’intenti alla preside, con l’indicazione delle ore e ci ha risposto che non può adempiere perché c’è il problema del rinnovo del Cpi e fuori orario scolastico non può entrare nessuno. Così le atlete si allenano in strada e non posso far partire i corsi della giovanile. Che vuol dire questo, che Guidonia Montecelio non si merita uno sport di livello?”.

La politica, Di Silvio e l’appello al commissario – E’ proprio di ieri pomeriggio la nota con la quale il consigliere uscente del Pd Emanuele Di Silvio chiede al commissario prefettizio di intervenire: “Centinaia di atleti, dai più piccoli fino ad arrivare agli adulti, impossibilitati a svolgere la propria attività sportiva o, in alcuni casi, obbligati ad allenarsi all’aperto. Tutto questo perché le palestre, utilizzate ormai da anni dalle associazioni del territorio, sono ancora in attesa del Cpi, Certificato di Prevenzione Incendi. Una proroga della certificazione al 31 dicembre è stata concessa per queste strutture, ma risulta valida soltanto per le attività degli studenti in orario scolastico. Un provvedimento parziale che impedisce l’utilizzo delle stesse palestre durante le ore pomeridiane. Può quindi capitare che lo stesso ragazzo possa usufruire della palestra come studente, ma non come atleta di una società sportiva. Pertanto chiedo al commissario prefettizio di intervenire nel minor tempo possibile, è importante tutelare le realtà sportive del nostro territorio e tutte le famiglie che a queste si rivolgono per far svolgere attività fisica ai propri figli”.

geape.

Leave a Reply