Home città Guidonia Guidonia, caos mensa. L’assessore Strani: “Il pasto da casa non è aperto a tutti, questa è la linea. Il servizio sarebbe a rischio”

Guidonia, caos mensa. L’assessore Strani: “Il pasto da casa non è aperto a tutti, questa è la linea. Il servizio sarebbe a rischio”

Guidonia, caos mensa. L’assessore Strani: “Il pasto da casa non è aperto a tutti, questa è la linea. Il servizio sarebbe a rischio”

“Il pasto da casa quest’anno non è aperto a tutti”. E’ dall’aula del consiglio comunale di Guidonia Montecelio che l’assessore pentastellata alla Pubblica Istruzione Elisa Strani rispedisce al mittente la richiesta di dimissioni partita dai banchi della minoranza per il caos mensa che va avanti da giorni. A ingenerare il valzer di polemiche la decisione dell’amministrazione di dare l’opportunità del pasto domestico solo ai genitori che ad agosto avevano avanzato la domanda per la mensa con riserva. Coloro cioè che si erano lasciati una porta aperta nel caso in cui fosse passata l’opzione alternativa ai pranzi distribuiti dalla Bioristoro ma con costi quest’anno salatissimi per le condizioni pessime delle casse pubbliche. La scelta del governo cinque stelle ha generato dalla fine di novembre la protesta delle altre famiglie che ora vogliono lasciare la mensa e mandare gli alunni con i termos. Ma la posizione del Comune resta quella. Lo ha ribadito questa mattina Strani dopo aver subito gli attacchi delle opposizioni puntate anche sul suo presunto conflitto d’interessi, perché da avvocato e mamma, prima di assumere l’incarico di governo, ha supportato la battaglia iniziale del pasto da casa.
“La linea c’è e la confermo: non c’è nessun pasto da casa per tutti. E le ragioni sono chiare, dobbiamo tutelare tutti i cittadini, anche chi ha fatto richiesta del servizio mensa e ora potrebbe altrimenti vedere a rischio lo stesso servizio. Da parte di questa amministrazione l’impegno è quello di tutelare tutte le posizioni. Abbiamo dovuto affrontare un’emergenza che è cambiata nel corso del tempo, si è evoluta. Ci sono stati genitori che hanno mandato i figli a scuola con il pasto a mangiare in aula e dirigenti scolastici che non li hanno fatti mangiare fino alle quattro di pomeriggio. Sono anche intervenuti i carabinieri. Il sindaco non poteva far finta di niente, abbiamo agito per quest’anno come potevamo”.

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