Home città Guidonia Guidonia, bufera tributi. Cacioni: “Revocare il bando sulla riscossione. Invio tutto all’Anac, Finanze nel caos”

Guidonia, bufera tributi. Cacioni: “Revocare il bando sulla riscossione. Invio tutto all’Anac, Finanze nel caos”

Guidonia, bufera tributi. Cacioni: “Revocare il bando sulla riscossione. Invio tutto all’Anac, Finanze nel caos”

Finisce all’Autorità nazionale anticorruzione e alla Corte dei Conti il bando sulla riscossione dei tributi a Guidonia Montecelio, ma un plico va anche in Procura. Sospeso a data da definire per anomalie poco chiare e in un rimpallo di resposanbilità tra Comune e ex provincia. Ad accendere il riflettore sul caso, la consigliera di Fratelli d’Italia Arianna Cacioni, “va revocato”. Dopo verifiche e approfondimenti, la giovane eletta mette sotto torchio l’amministrazione cinque stelle inviando le carte all’Anac. “Alla città serviva una riscossione efficiente per migliorare la gestione di cassa. Ci ritroviamo con una gara d’appalto impantanata da un mese, sospesa a quattro giorni dal termine di presentazione delle offerte, senza sapere perché e per quanto. L’atto che congela per trenta giorni l’efficacia del procedimento è privo di motivazione ed è anche formalmente scaduto il 24 dicembre scorso. All’amministrazione Barbet non è rimasto che prorogare per l’ennesima volta il servizio al precedente operatore, la TreEsseItalia Srl”.

Pastrocchio bando. La gara è stata messa nel limbo non si sa con quali esiti e intanto alla società di Frosinone sono stati dati altri due mesi di servizio. Per Cacioni a questo punto la strada è solo una: “Si revochi dunque il bando e si faccia chiarezza sugli errori commessi, perché le proroghe di un servizio scaduto sono una pratica inaccettabile, che pesano sulle tasche dei cittadini, sintomo evidente dell’incapacità dell’amministrazione cinque stelle ad affrontare anche la gestione ordinaria”.

Il silenzio del Comune. Un pasticcio bello e buono al quale il governo – è la tesi della consigliera FdI – non riesce a fornire neanche una motivazione. “Quello che mi meraviglia è che né il sindaco Barbet, né l’assessore al Bilancio, Alessandrini abbiano ritenuto di dare delle spiegazioni su una vicenda a dir poco imbarazzante, che parte dalla scelta di esternalizzare ancora il servizio, contestata sin dal principio da me e dagli altri colleghi di opposizione. Le rivoluzioni promesse per rendere efficace la macchina amministrativa sono parole al vento della campagna elettorale. Una situazione macroscopica che dà pienamente il senso di approssimazione con cui è gestito questo Comune”.

Disastro Finanze. Non funziona il corridoio delle conti, Cacioni va giù duro: “Il settore che il governo 5 stelle avrebbe dovuto riorganizzare per primo, le Finanze, è nel caos. Gestito da un dirigente già scelto con un incarico fiduciario dal sindaco Barbet ed assunto poi tramite una procedura di mobilità. L’incredibile è che il dirigente in questione è in servizio a Palazzo Guidoni solo per il 30 per cento dell’orario, ossia due giorni a settimana, il resto del tempo lo passa nel comune da cui proviene, Genzano di Roma. Una situazione paradossale”.

Le segnalazioni. “Tutte queste ragioni mi hanno spinto a riassumere i tratti principali della questione in una segnalazione per l’Autorità nazionale anticorruzione e per la Corte dei Conti, inviata per conoscenza alla Procura della Repubblica di Tivoli. Un passo necessario per fare chiarezza su un aspetto centrale della vita amministrativa, come la riscossione delle tasse e dei tributi locali. Auspico che quest’atto venga sottoscritto – dice Cacioni – dai colleghi di opposizione e spero anche da quelli di maggioranza, che mostrerebbero un interesse vero al buon andamento della gestione comunale, anche quando alla guida cittadina c’è il Movimento di cui fanno parte”.

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