Home Cronaca Guidonia, bufera: Mortellaro e Santoni si dimettono. Si fa strada governo 5S e Pd

Guidonia, bufera: Mortellaro e Santoni si dimettono. Si fa strada governo 5S e Pd

Guidonia, bufera: Mortellaro e Santoni si dimettono. Si fa strada governo 5S e Pd

La valanga è incontenibile, si dimettono dal consiglio comunale di Guidonia Montecelio il presidente dell’assise Angelo Mortellaro e la vice Laura Santoni. Un epilogo di fuoco dopo una serie di colpi di scena che minano – in una escalation da gennaio a oggi – la sopravvivenza dell’amministrazione targata Michel Barbet. L’uscita di Mortellaro e della Santoni pesa come piombo sulle prospettive del sindaco che deve fare i conti con una maggioranza che gli ha già tolto di fatto la fiducia politica, giorno dopo giorno, dimissioni dopo dimissioni. Dodici assessori cambiati (che sono andati via o cacciati), cinque consiglieri dimessi e due passati all’opposizione. Non è solo un problema – e c’è forte – di numeri in Aula. È finita l’amministrazione cinque stelle che ha vinto le elezioni nel 2017, tutto quello che accadrà da oggi in avanti è e sarà un’altra storia. Il presidente Mortellaro va via denunciando la “continua mancanza di programmazione”, “l’assenza di decisionalità” e la “mancanza di consapevolezza della reale situazione della nostra città”. Nella lettera, senza nominarle, cita la recentissima uscita dal movimento delle due consigliere Anna Checchi e Lorena Roscetti, che hanno formato il gruppo Attiva Guidonia, restando in maggioranza e tenendo così il sindaco in pugno sui numeri. Mortellaro lo dice chiaramente: Barbet è rimasto spettatore, senza mai parlare alla città di questa lunga crisi politica che va avanti da un anno. La consigliera Santoni, poi, prende atto del “totale scollamento” con l’attuale linea politica che, fa capire, certo non è quella di inizio mandato. Non è un giro di boa qualunque per Barbet: Mortellaro ha sempre dimostrato profondo senso istituzionale in una gestione che non ha certo brillato da questo punto di vista. Anzi. Equilibrato, serio, con una visione politica non inquinata mai dal pregiudizio, portatore di una marcata fiducia nelle istituzioni di cui è stato ottimo garante. La Santoni è stata il riferimento dell’amministrazione nei mesi di emergenza pandemia, ed è la terza degli eletti: 239 voti, la terza del movimento cinque stelle, che ha perso quindi la maggioranza del suo podio. Claudio Zarro è in opposizione (secondo in lista) e Santoni lascia il consiglio. Entrano, con questo ennesimo giro di valzer, Alessandra Sabatini (27 voti) e Maurizio Celani (25 preferenze). Si capisce come ci sia un terremoto in corso. Barbet così non può andare avanti, non può nemmeno pensare di superare la prova del bilancio. Le alternative sono due: scioglimento anticipato, e se consumato prima del 27 luglio, Guidonia andrebbe al voto amministrativo nella tornata del 20 settembre. L’altra strada per Barbet è allargare la maggioranza: e questa è l’opzione alla quale sta lavorando il movimento cinque stelle e il Pd a livello regionale. Guidonia giallo-rossa, una versione locale dell’accordo nazionale. Comunque andrà, sarà un’estate hot.

La lettera del presidente Mortellaro: “La politica è ascoltare i cittadini”

“Cari consiglieri, caro sindaco, dopo l’elezione a consigliere del 2017 è stato per me un onore essere eletto presidente del consiglio comunale e aver guidato questo consiglio per circa tre anni. Ho cercato in ogni istante di dare il massimo impegno, consapevole dell’importante ruolo di imparzialità e garanzia del corretto funzionamento del consiglio comunale nel suo insieme. È con rammarico oggi che con questa lettera, dopo una sofferta riflessione, rassegno formalmente le dimissioni, immediate e irrevocabili, da presidente del consiglio consigliere comunale. Le motivazioni che mi hanno portato a questa decisione sono fondamentalmente legate ad una continua mancanza di programmazione delle azioni politiche e amministrative, assenza di decisionalità e mancanza di consapevolezza della reale situazione della nostra città. Le ultime uscite, legittime, dal gruppo consiliare del movimento cinque stelle di due consiglieri, con tre diverse posizioni politiche in tre giorni, non hanno provocato alcuna reazione da parte del sindaco, quest’ultimo ad oggi ha fornito esclusivamente dei silenzi senza poter far comprendere alla comunità la situazione di crisi politica che si sta vivendo. Ricordo che oggi il gruppo consiliare del movimento cinque stelle conta 11 consiglieri a fronte dei 15 ottenuti nelle elezioni del 2017. Per quanto mi riguarda la politica deve ascoltare i cittadini e parlare con loro, sono i cittadini che determinano nelle elezioni, utilizzando l’arma della matita, chi deve governare la città in qui vivono e il programma da attuare. Pertanto per quanto scritto non riconoscendomi nel gruppo consiliare del movimento cinque stelle, in coerenza della mia elezione avvenuta sotto il simbolo del movimento cinque stelle, per il rispetto che ho nei confronti degli elettori, non posso che rassegnare le dimissioni. Ometto di scrivere volutamente, in quanto irrilevanti ai fini del presente documento, le mie considerazioni sulla politica portata avanti dal movimento cinque stelle sia in ambito regionale che nazionale. Ringrazio, indistintamente tutti voi consiglieri, tutti i collaboratori che si sono avvicendati presso l’ufficio di presidenza del consiglio, il segretario comunale il suo staff, gli addetti ai sistemi informativi, le signore che hanno curato le pulizie del mio ufficio, le forze di polizia locale e tutti i dipendenti comunali che si impegnano ogni giorno nello svolgere il loro dovere al meglio della loro possibilità”.

La lettera della consigliera Santoni: “Sento grande senso di responsabilità nei confronti della città”

“È con grande rammarico e difficoltà che scrivo oggi questa lettera. Una lettera di commiato, di dimissioni da vicepresidente del consiglio comunale e da consigliere comunale. Rammarico dato dalla consapevolezza di non essere riuscita ad arrivare a tutti gli obiettivi previsti dal mandato che mi è stato affidato come amministrazione e difficoltà nel costatare un totale scollamento rispetto alle linee di direzione politica che l’amministrazione del movimento cinque stelle, del quale non mi sento più parte, vuole tenere. Il grande rispetto che ho per le istituzioni e soprattutto per i cittadini, pochi dei quali dandomi la preferenza o votando il simbolo del movimento cinque stelle, mi hanno concesso l’onore di poter servire, il grande senso di responsabilità che sento verso la città tutta, mi porta a rimettere quel mandato che oggettivamente (a mio parere non sussistono più i numeri) ritengo di non poter più svolgere. Ringrazio sentitamente ogni persona con la quale ho avuto modo di lavorare e dalla quale ho imparato tanto e comunque, ringrazio tutti i consiglieri, gli assessori avvicendatisi, il segretario comunale e il suo staff, l’ufficio di presidenza, ringrazio tutti i dipendenti comunali e gli addetti alle pulizie alla sicurezza per l’immenso lavoro che svolgono ogni giorno e che hanno continuato a svolgere in questi mesi difficili di pandemia. Ringrazio tutte le associazioni di volontariato che mi sono trovata a conoscere e con cui ho un lavorato in questi mesi difficili e di emergenza per la sicurezza e la salute pubblica e non solo, Nvg, Cri, Avis, Airte Toy e altre associazioni. Infine ringrazio tutte le persone che mi hanno concesso fiducia e mi hanno dato il rispetto, rispetto del quale spero si siano sentiti contraccambiati dalla veridicità del mio comportamento”.

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