Guidonia, basta contributi economici a pioggia: per averli si dovrà lavorare. Russo: “Borse di lavoro sociali”

Tempo di bilanci alle politiche sociali di Guidonia Montecelio nell’anno nero sul fronte conti e servizi. Sono state pagate le strutture del piano di zona grazie ai fondi regionali e sono stati liquidati i contributi per le persone in difficoltà. “Abbiamo dato priorità al sociale”, a fare il punto è l’assessore Davide Russo, numero due della Giunta pentastellata, che tira fuori i numeri. Sono 173 i cittadini raggiunti dal sostegno in questi giorni, per gli elenchi relativi all’anno in corso, mentre ci sono 144 contributi – del 2015 – che stazionano in banca, mai ritirati. Gli uffici hanno preso in mano gli elenchi e chiamato a più riprese, c’è chi non risponde, altri hanno cambiato residenza. “L’appello che rivolgo è di andare a riscuotere” dice Russo che ha in cantiere una trasformazione per questo intervento comunale. La proposta è all’ordine del giorno nella relativa commissione: “Dal prossimo anno vogliamo modificare la modalità di erogazione legando il contributo a progetti specifici. Non più contributi a pioggia, perché non ha più senso, visto che è partito il Rei, il reddito di inclusione. Vorremmo invece dare i contributi in cambio dei progetti di inserimento nel mondo del lavoro”. Insomma, lavori per la comunità per avere il contributo. C’è già il nome, “borse di lavoro sociali” finanziate dal Comune, “è un modo per ringraziare la città che ti aiuta”.