Presentata questa mattina dal Commissario Straordinario di Governo Roberto Gualtieri la proposta di Piano per la gestione integrata dei rifiuti e la pulizia di Roma Capitale. Gli obiettivi del piano sono: la riduzione della produzione di rifiuti, l’aumento della differenziata, del riciclo e del recupero energetico, la realizzazione di un sistema impiantistico integrato per rendere autosufficiente il territorio, la drastica riduzione del conferimento in discarica, l’abbattimento delle emissioni di gas serra, il miglioramento dell’intero sistema della raccolta.
La proposta di piano si inserisce nel quadro delineato dal decreto del Governo che ha nominato il Sindaco Commissario Straordinario ed è in linea con la strategia nazionale ed europea per l’Economia Circolare e per lo Sviluppo Sostenibile.
“Roma volta pagina. Realizzeremo questo progetto in tempi certi nell’arco della consiliatura garantendo alla Capitale l’autosufficienza nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti e consentendole di diventare finalmente protagonista dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibile. Grazie al nuovo sistema impiantistico integrato, all’adozione dei più avanzati sistemi di abbattimento delle emissioni e alla drastica riduzione del conferimento in discarica sarà possibile contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’Italia e dell’Europa per il 2035. Questo Piano dei Rifiuti avrà nel piano industriale di Ama uno dei suoi presupposti operativi per il miglioramento delle attività di pulizia, del sistema di raccolta e per lo sviluppo di buona parte della impiantistica; gli obiettivi operativi ed i livelli di servizio del Piano Industriale dovranno garantire il decoro della città e saranno recepiti nel contratto di servizio che Roma Capitale stipulerà con la Concessionaria rendendo Roma una città al passo con le altre grandi capitali europee” ha commentato il Sindaco e Commissario Straordinario, Roberto Gualtieri.
GLI OBIETTIVI DEL PIANO
Tra i primi obiettivi del Piano Rifiuti commissariale c’è l’incremento del tasso di raccolta differenziata, dal 45,2% attuale al 65% nel 2030 e al 70% nel 2035. Un processo che passa attraverso l’ottimizzazione della logistica e la razionalizzazione del servizio di raccolta (nuovo sistema logistico e di monitoraggio, nuovi centri di raccolta, centri di smistamento, riorganizzazione del servizio in funzione delle caratteristiche del territorio, digitalizzazione dei servizi).
Per quanto riguarda la riduzione nella produzione di rifiuti il Piano punta ad un abbattimento dell’8.3% in otto anni, da 1,69 mln di tonnellate l’anno a 1,55 mln nel 2030 e 1,52 nel 2035, attraverso accordi con i settori produttivi, campagne di comunicazione, centri del riuso.
Il Piano consentirà una sensibile riduzione dei rifiuti che non è possibile avviare al riciclaggio di circa un terzo, passando da 1 milione di tonnellate l’anno del 2019 a oltre 700mila tonnellate nel 2030 che si potrà ridurre ulteriormente a circa 660mila nel 2035.
Strategici gli obiettivi legati ad un rendimento elevato del recupero di materia da raccolta differenziata (65% al 2035), basato su una qualità migliore dei conferimenti, a partire dal recupero del servizio destinato alle Unità non domestiche (attività commerciali), oltre che al ricorso a nuovi impianti. Altrettanto importante sarà il recupero dalle frazioni organicheavviate ai nuovi impianti di digestione anaerobica (compost e metano), e la gestione efficiente degli scarti degli impianti di selezione di frazioni secche.
Questo contribuirà ad una netta riduzione del conferimento di rifiuti in discariche, che saranno così destinate al solo smaltimento degli scarti non destinabili a recupero energetico, passando da 500mila tonnellate a 23mila nel 2030, fino a circa 24mila nel 2035. Tali risultati consentiranno di andare ben oltre gli obiettivi fissati dall’Unione Europea, che individuano una percentuale massima del 10% di ricorso alla discarica entro il 2030; Roma Capitale, partendo dal 30% attuale, raggiungerà il 4,8% nel 2030 e il 3,2% nel 2035.
Lo scenario descritto dal Piano porterà ad una riduzione del 90% circa delle emissioni di CO2, rispetto allo “scenario 0” (raccolta differenziata al 65% ma con la situazione impiantistica immutata) e ancora di più rispetto a quello attuale con la differenziata al 45%. Il contributo al percorso di Roma verso la neutralità climatica arriverà grazie al recupero di energia da rifiuti residui, alla diminuzione sostanziale di emissioni di gas climalteranti, alla chiusura delle discariche. Fondamentale anche l’ottimizzazione dei trasporti, grazie all’eliminazione delle lunghe percorrenze per il conferimento ad impianti collocati fuori regione e all’estero.
COMPLETAMENTO DELLA RETE IMPIANTISTICA
Il Piano prevede la realizzazione di impianti basati sulle migliori tecnologie di settore disponibili., da quelli di selezione di carta e plastica da raccolta differenziata ai biodigestori anaerobici. Le attività di progettazione per la realizzazione di questi impianti sono affidate ad Ama che ha partecipato ai bandi PNRR per il loro finanziamento.
Verranno realizzati nelle aree di Rocca Cencia e Ponte Malnome due impianti di selezione delle frazioni secche da raccolta differenziata da 200mila tonnellate complessive (carta, cartone e plastica) con un investimento totale di 43 mln di euro.
A Cesano e a Casal Selce di 2 impianti per la digestione anaerobica della frazione organica (produzione biometano per trasporti e di compost per agricoltura), da 200mila tonnellate complessive, per un investimento di 59 milioni di euro ciascuno.
Il termovalorizzatore – Verrà realizzato un impianto di trattamento termico ad elevata efficienza che tratterà i rifiuti indifferenziati residui e gli scarti non riciclabili derivanti dagli impianti di selezione e trattamento. Avrà una capacità di trattamento di 600mila tonnellate annue e sarà realizzato adottando la tecnologia di combustione più consolidata e ad alta efficienza per il recupero energetico con i sistemi più avanzati per la riduzione delle emissioni in atmosfera; allo stesso tempo saranno gestite ceneri da combustione e si avvierà la sperimentazione per la cattura di anidride carbonica. L’investimento complessivo sarà di circa 700 milioni di euro ai quali si aggiungeranno ulteriori 150 milioni circa per la tecnologia di trattamento e riciclo degli scarti di lavorazione.
Il piano prevede, inoltre, l’attivazione di complessivi 30 centri di raccolta, tra riqualificazione degli esistenti e nuovi centri (40 milioni di euro di investimento) distribuiti nei diversi Municipi. Sarà realizzato un ulteriore impianto per il trattamento e il recupero delle terre di spazzamento (5 mln di euro di investimento) e nuove stazioni di trasferenza/trasbordo e stoccaggio (10 milioni di euro).
ROAD MAP
Il Piano prevede un cronoprogramma puntuale al fine di poter rispettare l’obiettivo di realizzare un sistema di gestione integrato che garantisca l’autosufficienza territoriale in pochi anni.
Oggi 4 agosto il Commissario Straordinario ai Rifiuti Roberto Gualtieri firma l’ordinanza di approvazione della proposta di Piano, con la relativa pubblicazione sul sito del Comune. E, in qualità di Sindaco di Roma Capitale, Gualtieri presenterà il Piano in Assemblea Capitolina.
Il 12 agosto verrà firmata l’ordinanza commissariale di approvazione del documento di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) e sarà avviata la procedura di consultazione pubblica per la presentazione delle osservazioni; verrà firmata anche l’ordinanza per il supporto da parte della Città Metropolitana alle attività del Commissario stesso.
Il 30 settembre si concluderà la consultazione finalizzata alla raccolta delle osservazioni nell’ambito della procedura di VAS.
Il 15 ottobre verrà firmata l’ordinanza commissariale di approvazione del Piano Rifiuti completo di VAS e pubblicata la manifestazione di interesse per la realizzazione del termovalorizzatore rivolta al mercato.
Entro la fine del mese di ottobre sarà definito il piano industriale di Ama che rappresenta il riferimento fondamentale per l’attuazione del Piano Rifiuti.