Home Cronaca Condannato il sindaco di Affile per il sacrario al gerarca fascista. Articolo 1-Mpd: “Ora la confisca”

Condannato il sindaco di Affile per il sacrario al gerarca fascista. Articolo 1-Mpd: “Ora la confisca”

Condannato il sindaco di Affile per il sacrario al gerarca fascista. Articolo 1-Mpd: “Ora la confisca”

Una condanna a otto mesi per il sindaco Ercole Viri e a sei mesi per i due assessori, Giampiero Frosoni e Lorenzo Peperoni, accusati di apologia del fascismo per la vicenda che ha visto il piccolo comune di Affile al centro di una bagarre giudiziaria iniziata anni fa e diventata caso nazionale. Parliamo della realizzazione con l’uso di fondi regionali del sacrario in memoria del gerarca fascista Rodolfo Graziani, che è costato al primo cittadino e giunta molto più di quanto probabilmente avevano previsto. La vicenda giudiziaria, almeno per ora, si è chiusa ieri, con una prima sentenza che riduce le richieste del Pubblico Ministero, che erano di due anni e a cui si aggiungeva la confisca del bene. Una prima vittoria accolta positivamente dall’Anpi: “Una rilevante conquista non solo per l’Anpi – custode e promotrice della memoria della lotta partigiana – che fece formale denuncia costituendosi poi parte civile al processo, ma per tutta l’Italia democratica e antifascista. I valori che fondano la Costituzione vincono ancora una volta”, dice Carla Nespolo, presidente nazionale. Soddisfatto anche un altro presidente, quello della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: “Oggi la Giustizia ci dà di nuovo ragione, ha stabilito che intitolare quel monumento fu un atto improprio da parte del Sindaco di Affile e dei suoi assessori, che hanno utilizzato fondi regionali per celebrare un criminale: ora bisogna cancellare questa vergogna dalla nostra regione”. A chiedere immediatamente la confisca dell’opera è il gruppo Articolo 1-Mdp di Tivoli: “Esprimiamo soddisfazione per la sentenza di oggi: si riconosce l’apologia di fascismo per il sindaco Viri. Una vicenda, quella del mausoleo di Graziani, che ha gettato vergogna sul nostro territorio e sul paese. Questa sentenza è un passo fondamentale, ora si tratterà di procedere alla confisca dell’opera per sanare definitivamente questa brutta pagina di storia”.
Anna Laura Consalvi

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