Home Cronaca Cave Guidonia, Comune: “Presto accordo con Regione”. I sindacati: “Progressi, non giochiamo con la vita dei lavoratori”

Cave Guidonia, Comune: “Presto accordo con Regione”. I sindacati: “Progressi, non giochiamo con la vita dei lavoratori”

Cave Guidonia, Comune: “Presto accordo con Regione”. I sindacati: “Progressi, non giochiamo con la vita dei lavoratori”

Un accordo di programma entro fine settembre tra la Regione e i Comuni di Guidonia e Tivoli sulle attività estrattive al centro da mesi di un turbine per lo scontro con l’amministrazione pentastellata di Michel Barbet. Se nell’accordo si tracceranno le linee per le prospetivve future, la Regione assisterà il Comune nei casi “spinosi” – così li definisce il Palazzo – dove sono piovuti predinieghi e le autorizzazioni sono a rischio. Come? Attraverso le Conferenze dei servizi, i tempi sono nelle mani della Pisana. E’ l’esito del tavolo con l’assessore regionale Gian Paolo Manzella che venerdì ha segnato un passo in una burroscasa vicenda che vede coinvolti 2mila lavoratori del comparto tra diretti e indotto. Dopo una settimana di incontri e trattative, partendo da una complicata situazione e mesi di forti tensioni, oggi il Comune cinque stelle parla di “progressi” con quell’accordo di programma che consentità alla Regione di valutare insieme “la regolarità delle concessioni e del loro esercizio, il monitoraggio dei profili ambientali e di salubrità, la definizione di un pacchetto per l’internazionalizzazione e la formazione dei lavoratori”. I sindacati riconoscono i “progressi importanti” e chiedono di restare parte attiva nelle prossime tappe.

Sindaco e vice. “Non ci siamo mai tirati indietro – dice il sindaco – ed oggi è la conferma che questa amministrazione comunale intende superare la crisi ultradecennale del settore. Ho avuto un chiaro mandato in tal senso dal consiglio comunale e abbiamo fatto molti passi in avanti. Questo sarà il risultato che porteremo a casa nel rispetto dell’ambiente e dei lavoratori”. Più etica chiede Davide Russo: “Abbiamo fatto quanto in nostro potere per trovare tutte le possibili soluzioni. Le imprese stanno iniziando a capire che occorre cambiare sistema, che serve più responsabilità etica e sociale. Da subito le parole chiave saranno riqualificazione e sviluppo”.

I sindacati. “Progressi importanti” sono stati compiuti nel tavolo regionale, a dirlo sono le organizzazioni sindacali, Fillea Cgil con Claudio Coltella, Daniele Mancini della Filca Cisl e Remo Vernile della Feneal Uil. Non è la soluzione definitiva nella vertenza del distretto estrattivo, ma le organizzazioni dei lavoratori esprimono “una moderata soddisfazione per quanto è stato avviato dalla Regione e dai Comuni di Guidonia Montecelio e Tivoli per sbloccare una situazione autorizzativa delle attività che sta tenendo con il fiato sospeso gli oltre 2000 addetti tra diretti ed indotto”. Gli spieragli sono concreti: “La regia della Regione ha svolto a pieno il suo ruolo e le parti in campo da parte loro si sono presentate al tavolo con le idee chiare e con la volontà, pur nelle diverse visioni, di progettare un nuovo sistema di sfruttamento di una risorsa che già nel nome denota la sua stretta correlazione con il territorio, ma che necessita di riposizionarsi viste le mutate condizioni ambientali in cui si trova. Quanto sopra detto fa ben sperare in una soluzione ma siamo ancora nella fase embrionale di un progetto che si tradurrà in un accordo di programma tra la Regione Lazio e i Comuni coinvolti che sarà costruito entro la fine di settembre e che impegnerà le amministrazioni e gli imprenditori ad una più responsabile azione di sfruttamento della risorsa, valorizzando le lavorazioni in loco e con l’obbiettivo dichiarato di salvaguardare e incrementare occupazione sul territorio”. L’impegno dei sindacati non si esaurisce così: “Abbiamo avanzato richiesta di partecipare ed essere consultati, anche se non facciamo parte dei soggetti che sottoscrivono l’accordo di programma, ai gruppi di lavoro che lo costruiranno perché vogliamo continuare a favorire il dialogo necessario per progetti condivisi, ricordando a tutti e sempre che non si può e non si deve giocare con la vita dei lavoratori”.

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