Scintille in consiglio comunale a Guidonia Montecelio tra la leghista Arianna Cacioni e il cinque stelle Alessandro Cocchiarella sull’atto incendiario che ha colpito la sede dell’associazione di destra Trevvvu. “Le fiamme dalla serranda non sono divampate all’interno per un puro caso – dice in apertura di seduta la leghista – grazie a una porta interna chiusa”. Incassa la solidarietà ma quella della maggioranza appare poco convinta, nonostante il sindaco Michel Barbet intervenga di nuovo per ribadire la condanna a nome dell’amministrazione. Quando si accende il microfono di Cocchiarella l’apertura è già un porgramma, “qui è un teatrino, mi amareggiano alcune considerazioni, io sto con il sindaco e la maggioranza per contestare ogni tipo di atto di violenza. Ovvio – aggiunge – che uno partecipa in base alle considerazioni che si fanno perché rispetto all’associazione ricordo le affissioni più o meno lecite in cui si incitavano considerazioni xenofobe, non si giustifca la violenza ma la partecipazione alla solidarieta è con le dovute riflessioni”. Cacioni inzia a parlare senza microfono, viene ripresa dal presidente Angelo Mortellaro, la lite continua mentre è il turno di Mario Lomuscio e poi la consigliera prende la parola. “Qui c’è chi perde occasione per stare zitto, anche in vicende così gravi si fanno provocazioni, non siete in grado di condannare verbalmente degli atti gravissimi, Cocchiarella è indegno di sedere qui dentro, lei dà alibi a eventi indecorosi, non è degno di fare politica in questa città”. redpol.
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