Home città Guidonia Bufera Guidonia, il capogruppo forzista Venturiello: “Chi boccia il Bilancio va contro la città”

Bufera Guidonia, il capogruppo forzista Venturiello: “Chi boccia il Bilancio va contro la città”

Bufera Guidonia, il capogruppo forzista Venturiello: “Chi boccia il Bilancio va contro la città”

di Gea Petrini

 

La decisione sullo scioglimento anticipato a Guidonia Montecelio dovrà essere valutata subito dopo l’approvazione del Bilancio, sempre che il documento passi la prova dell’Aula. Il capogruppo di Forza Italia Michele Venturiello nel pieno di un dibattito interno dagli esiti affatto scontati sfida i consiglieri azzurri Stefano Sassano, Mario Valeri e Anna Maria Vallati ad assumersi la responsabilità di affossare i servizi per la città bocciando il Bilancio. E sulla Presidenza la linea è netta: va a un esponente di Forza Italia.

Il consiglio sul Bilancio è stato rimandato al 27 maggio. A cosa serve prendere tempo?
Non ne ho fatto una questione particolarmente cruciale. E’ vero che c’è una forte dialettica e un contrasto e avevo in animo per questo di chiedere una riunione di maggioranza, poi però si è posto il problema dell’elezione del Presidente del consiglio, quindi è stato depositato il rendiconto di gestione, l’imbuto era pieno e il facente funzioni ha ritenuto di suggerire lo slittamento per mettere insieme tutti i punti.

I numeri per l’approvazione del Bilancio sono a forte rischio. Il problema dice Di Palma è dentro Forza Italia, da capogruppo come intende affrontare la situazione?
Io parlo sempre con tutti e cerco di avere una visione d’insieme, la prossima settimana riunirò il gruppo, sperando vogliano partecipare.

L’ultima riunione in effetti è stata disertata.
Tutti parlano di collegialità e condivisione, poi all’atto pratico non si verifica.

Torniamo ai consiglieri che possono bocciare il Bilancio e mandare a casa l’amministrazione, oltre a Sassano e Cerroni ci sono incertezze su Vallati e Valeri…
Non voglio scendere sulle posizioni dei singoli. Le persone sono libere di assumere le decisioni, l’importante è che lo facciano di fronte alla città. A prescindere dalla valutazione sul fatto che ci siano o meno le condizioni per andare avanti con l’amministrazione, dare alla città il Bilancio significa garantire i servizi: se ci sono posizioni critiche quindi se ne assumano la responsabilità di fronte alla città. La prossima settimana come le dicevo riunirò il gruppo e ho già chiesto al facente funzioni una riunione di maggioranza. Mi aspetto che le posizioni si chiariscano prima del consiglio.

L’altra settimana si è dimesso un assessore di Forza Italia, espressione appunto di Valeri e Vallati. La nuova nomina deve arrivare prima del consiglio?
Le rispondo con una battuta: se dobbiamo cadere è inutile nominare chicchessia.

E’ una questione che riguarda Forza Italia.
Io ho in mente una questione seria che è l’approvazione del Bilancio, non scendo in valutazioni sulle nomine. Mi sembrerebbe svilire la delicatezza del momento.

C’è però da eleggere il nuovo Presidente del consiglio comunale, è al primo punto all’ordine del giorno il 27 maggio. La sua linea?
Nel caso in cui vi fossero le condizioni per andare avanti con l’attività amministrativa, quel posto dovrebbe essere riempito con una figura di garanzia e tendenzialmente ritengo debba andare a un consigliere di Forza Italia.

E’ vero che avete proposto la Presidenza ad Anna Maria Vallati?
Io non ho fatto alcun nome.

Nemmeno quello di Marianna De Maio?
Nessuno, anzi ho chiesto a tutti di non fare nomi.

Secondo lei complessivamente ci sono le condizioni per andare avanti con il governo della città?
Indipendentemente dall’approvazione del Bilancio o meno, la questione si porrà perché l’immobilismo e la paralisi in cui rischiamo di finire determinerebbe un disastro per il centrodestra cittadino e io questo non lo posso permettere. Quindi dopo il Bilancio sarà necessario fare una verifica: la domanda che porrò è se si costituisce un tavolo con esponenti di centrodestra, chi avrò intorno al tavolo per ricostruire il centrodestra stesso? Se dovessi appurare che ci sono persone con le quali non voglio fare una strada insieme o che non c’è nessuno, allora sarei per avviare subito una strategia di uscita. Sul Bilancio voglio chiarire un aspetto: sono pronto a un voto a rischio per verificare chi si assume la responsabilità di votare contro e non approvare il Bilancio. Io il rischio lo accetto, loro accettino di assumersi la responsabilità nei confronti di Guidonia Montecelio.

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