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Ambiente Guidonia, Cacioni denuncia: “Consulenze al socio di un assessore”

Ambiente Guidonia, Cacioni denuncia: “Consulenze al socio di un assessore”

Fuoco e fiamme sulla gestione dell’ambiente a Guidonia, a scatenare un putiferio è la leghista Arianna Cacioni dai banchi dell’opposizione. “Basta consulenze inutili al settore ambiente, l’amministrazione si occupi piuttosto di lanciare il nuovo bando, di cui non si vede traccia, malgrado il contratto per il servizio di raccolta differenziata sia ormai in scadenza. Serve un appalto che garantisca la qualità del servizio ma che tuteli anche il tasso occupazionale del settore, la dignità e la retribuzione degli operai che, tramite le ditte affidatarie, svolgono quotidianamente le attività di raccolta dei rifiuti. Tra le linee guida che la giunta ha varato, con deliberazione numero 131 del 201, manca, infatti, l’indicazione del contratto collettivo che dovrà essere applicato nei rapporti di lavoro con il nuovo affidatario della raccolta e dello smaltimento. La scelta non è secondaria, gli operai in mancanza di tutele potrebbero trovarsi a percepire una retribuzione notevolmente inferiore a quella attuale, al limite dello sfruttamento, e tutele lavorative peggiorate”.

E intanto si procede con “incarichi inutili, consulenti scelti con metodi a dir poco dubbi, pagati con soldi pubblici e, come mettono nero su bianco gli uffici, su indirizzo espresso del sindaco. Solo tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio sono stati stanziati 45mila euro circa in consulenze finalizzate ad internalizzare il servizio. Certo non si può dimenticare che proprio uno di questi fortunati professionisti, selezionati per fornire supporto legale al Comune, risulta essere associato dell’attuale assessore alla cultura e pubblica istruzione, Elisa Strani, in un ente che si occupa di tutela dei malati. È difficile comprendere come un avvocato, la cui attività principale si concentra nell’assistere le vittime di errori medici, possa avere un curriculum ed esperienza adatta per occuparsi di appalti di servizi ambientali”. La questione è stata portata dalla Cacioni all’attenzione della procura di Tivoli. “Barbet, però, a questo punto ci deve dire perché ha dato mandato agli uffici di valutare l’affidamento in house della raccolta rifiuti, in aperto contrasto con l’indirizzo espresso dalla stessa Giunta solo pochi mesi fa e se il posto di lavoro di quanti operano nel settore sarà tutelato. Ed ancora, a beneficio di chi si progetta questa operazione? É vero che l’Amministrazione sta cercando il coinvolgimento della municipalizzata di Tivoli, l’Asa Spa? Portare la raccolta rifiuti sotto la sfera decisionale del municipio tiburtino garantirebbe un risparmio di spesa per la più grande e più estesa Guidonia, o siamo nell’ambito di un’operazione meramente politica per assoggettare nuovamente il nostro comune dal punto di vista ambientale agli altri territori? Sono tutti interrogativi a cui non ho risposta, perché la richiesta di accesso agli atti che presentato il 5 gennaio non ha avuto esito. La lettera del Sindaco, Michel Barbet, citata nelle determinazioni che affidano gli incarichi non viene consegnata nemmeno ai consiglieri comunali, sarà forse oggetto di segreto di Stato?”.

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