Home Cronaca Alessandro Moretti a 18 anni è già chef: il ragazzo di Villanova fa sognare con i suoi piatti

Alessandro Moretti a 18 anni è già chef: il ragazzo di Villanova fa sognare con i suoi piatti

Alessandro Moretti a 18 anni è già chef: il ragazzo di Villanova fa sognare con i suoi piatti

di Virginia Gigliotti

Determinato, empatico e intraprendente, ecco chi è Alessandro Moretti, diciotto anni e già chef all’Eden Cassiano di Tivoli. Una doppia vita, la sua, divisa tra scuola e lavoro, al mattino studente e dalle sedici chef, fino a chiusura: “In quanto chef sono il primo ad arrivare e l’ultimo ad andare via. Per lo studio ritaglio il tempo dopo il lavoro”.

Grandi soddisfazioni ma anche enormi sacrifici, sopratutto dal punto di vista sociale, perché nonostante la cucina sia la sua passione, e dodici ore di servizio siano più un piacere che un obbligo, il giovane chef tiburtino ha dovuto fare i conti con la realtà tagliando fuori amicizie e svaghi. “Fare lo chef per me non è mai stato un lavoro, ma un divertimento, uno sfogo, una fantasia e per questo non mi è mai pesato lavorare anche fino a dodici ore al giorno, anche se ho dovuto rinunciare alla mia vita sociale. Non a caso sono single, sono sposato con la mia cucina”. Ma nonostante sia single, lo chef Moretti, ha già in mente il piatto per conquistare cuore e gola dell’amata: rombo in crosta di patate viola.

Nato a Roma nel 2000, da sempre vive a Villanova, dalla quale è fortemente influenzato soprattutto ai fornelli: “La mia è una cucina povera che si basa sullo sfruttamento delle materie prime. Per me la cucina non è né perfezione né imperfezione, ma deve essere emozione, trasmettere qualcosa che la renda memorabile. Esistono infatti tre dogmi in cucina: tradizione, innovazione ed emozione, che se riesci a far convivere allora hai fatto centro”.

Successo e sacrificio, grandi sogni e concretezza caratterizzano la vita di Moretti, che a soli diciotto anni si è trasformato in un giovane adulto: “Nonostante la mia età riesco a farmi rispettare in cucina, ma senza urla, è solo una questione di carattere – spiega il giovane chef – devi essere empatico e portare la gente a credere in te e in quello che stai facendo. Il vantaggio di lavorare alla mia età è sicuramente la gratificazione e la soddisfazione che questa attività mi porta e anche se il fattore economico mi rende più fortunato rispetto ai miei coetanei, non è quello che fa la differenza”.

L’amore e la passione per la cucina nasce tra le mura domestiche, affiancando la nonna nella preparazione di ricette tradizionali: “Le basi della cucina me le ha date mia nonna poi a partire dalle scuole medie ho iniziato a cercare informazioni, rispetto a valori nutrizionali o ingredienti, su internet e adesso frequento l’alberghiero. Sono cresciuto con mia nonna quindi la cucina, sin da bambino, ha fatto parte della mia vita – prosegue Alessandro – Dopo la morte di mia nonna ho deciso di continuare a starle vicino cercando di realizzare uno dei suoi sogni, quello di aprire un ristorante. Vorrei aprire un ristorante per lei, per renderla fiera di me”. Non solo cucina ma anche animali e calcio, la grande passione del piccolo, solo anagraficamente, chef che non a caso tifa Juventus, da lui definita “la squadra dei vincenti”.

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