Home Cronaca Affitti, il Comune paga 400mila euro per uffici e centri anziani

Affitti, il Comune paga 400mila euro per uffici e centri anziani

Affitti, il Comune paga 400mila euro per uffici e centri anziani

La voce “spese” è sempre un salasso per le famiglie, per quelle di quattro persone come per quelle di 54mila, impegnate a fare in modo che i conti tornino sempre. Succede anche per il Comune di Tivoli, che da qualche tempo è impegnato a cercare di far quadrare le entrate e le uscite, vuoi i tagli imposti dal governo centrale, vuoi la necessità di coprire le emergenze che spuntano in ogni dove. Tra i costi cosiddetti “fissi” ci sono quelli degli affitti che ogni anno il municipio copre per dislocare alcuni uffici e non solo. Per la gioia degli amanti delle cifre, si trovano direttamente sul sito internet istituzionale, alla voce “Amministrazione trasparente”, dove ci sono un paio di file in formato excel decisamente utili. Il dato, aggiornato al 2014, è l’unico disponibile ai cittadini che si ritrovano tra le mani numeri importanti.

Il più costoso è l’affitto di Palazzo Pastori: 114mila euro all’anno

In cima all’elenco spunta l’ufficio di via Ignazio Missoni, 560 metri quadrati per un costo annuo di 44.621,88 a cui si aggiungono 3.718,49 euro di adeguamento Istat. Al secondo posto ci sono i 420 metri quadrati dell’ufficio collocamento di via Empolitana, costo 50.051,32 euro più adeguamento Istat di 4.337,61 euro. Seguono al terzo e al quarto i due centri anziani, Campolimpido e quartiere Empolitano, in questo caso siamo rispettivamente a 19.800,00 euro e 30.000,00 euro più adeguamenti pari a 4.995,00 e 7.500,00. La delegazione comunale Inpdap vale 58.800,00 euro a cui si aggiungono i 13.200,00 di adeguamenti. La palma del più costoso però va a “Palazzo Pastori”, che ospita l’area tecnica del municipio: 114.000,00 euro per 1.330 metri quadrati più 28.500,00 di adeguamento. Le cifre, che calcolatrice in mano sfiorano a bocce ferme le 400mila euro, non sono passate inosservate: “Il sindaco non ha fatto nulla in questi due anni per ricontrattare gli affitti attivi e passivi – dice per il gruppo di Alleanza per Tivoli, Marino Capobianchi -, eppure dopo il crollo del mercato immobiliare le leggi hanno agevolato le revisioni dei contratti da parte degli enti locali”. In effetti qualcosa è stato detto, anzi scritto nero su bianco, in una delibera in cui dando il via libera ad alcuni lavori di adeguamento e messa in sicurezza si fa anche cenno alla necessità di ridurre le spese legate proprio agli affitti. Per la parte pratica della manovra però pare proprio ci sia da aspettare.
alc

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