Duecento studenti questa mattina nel palazzo di giustizia di Tivoli che ha aperto le porte ai giovani nella giornata della legalità. Loro, provenienti dalle quarte superiori del territorio, i “veri protagonisti” dell’iniziativa voluta dalla sezione locale dell’associazione nazionale magistrati, la prima di questo tipo organizzata presso il tribunale e la procura. Ad accoglierli il segretario e la presidente dell’Anm sezione di Tivoli, cioè il pubblico ministero Luigi Pacifici, “l’idea è di avvicinare i ragazzi alla legalità per far percepire che lo Stato è vicino, che lo Stato siamo noi”, e il giudice Francesca Coccoli, “vogliamo condividere con voi questi spazi e un’idea della legalità che non è solo processi e conflitti ma parte della vostra vita e del quotidiano”. I ragazzi ascoltano dalla platea sistemata nel corridoio, è la plenaria prima delle sessioni di approfondimento specifiche. “Spesso il tribunale è un luogo che fa paura – dice il presidente della giunta distrettuale Anm Roma, Costantino De Robbio – ma con la vostra presenza diventa un luogo di speranza e di entusiasmo”. Sulla parete c’è la foto di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, i due magistrati antimafia uccisi nel 1992, una foto diventata un simbolo rinnovato ogni giorno, e pensando a Falcone “vedendovi qui capisco che ha vinto – le parole del giudice Michele Cisterna, presidente facente funzioni del tribunale – è diventato un modello”. E il procuratore capo di Tivoli, Francesco Menditto sorride guardandoli, “abbiamo aperto le porte del palazzo di giustizia perché dovete sentirlo vostro, noi mettiamo l’anima per far rispettare la legge”. Sempre ai giovani si rivolge il presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati Simone Ariano, “la legalità non è un concetto astratto, bisogna riscoprire la Costituzione e i valori della democrazia”, e ci sono carabinieri, guardia di finanza, polizia di Stato, polizia giudiziaria, non mancano le autorità politiche. Il sindaco di Tivoli Giuseppe Proietti ringrazia “coloro che si impegnano affinché tutti ci si senta a casa propria”, e il commissario prefettizio Alessandra Nigro a capo dell’amministrazione di Guidonia Montecelio ricorda come i “ragazzi se stimolati possano essere sensibilizzati al tema della legalità che è un modo di essere e di vivere”. Poi ci si divide tra biblioteca e aule per le sessioni tenute dai magistrati su stupefacenti, reati stradali, famiglia e violenze domestiche, divina commedia (i profili dell’opera connessi con il tema della giustizia), storia giudiziaria. Per i ragazzi salgono in cattedra anche il giudice Alfredo Maria Bonagura, i sostituti Andrea Calice e Gabriele Iuzzolino, e la conclusione invece viene affidata alla polizia giudiziaria per una dimostrazione agli studenti di controlli antidroga.
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