Sebastiano Cubeddu con Conte senza se e senza ma. Nemmeno lo nomina mai Matteo Renzi, nelle riflessioni sui social, il deputato cinque stelle di Guidonia Montecelio. Dopo lo strappo del leader di Italia Viva che con le dimissioni delle sue ministre ha terremotato il Governo, Cubeddu parla di Renzi come dell’innominabile.
“Preferisco non nominare, perché non merita alcuna menzione, né la visibilità che ha tanto ricercato, chi ha avuto l’ardire – sconsiderato e gravemente lesivo degli interessi del Paese – di aprire la più “stupida ed insensata” crisi di Governo in questo tempo ferito e sanguinante a causa della più grave pandemia che si ricordi nella storia in termini di estensione, sforzo sanitario, vite umane spezzate e per contraccolpo economico sociale cui dover far fronte. Non voglio parlare di questo esempio, negativo sotto ogni profilo, al quale non si addice neppure il termine di politico, perché la politica “cura” gli interessi ed il benessere del Paese di cui è espressione, “giammai l’affossa” in un momento di emergenza e a pochi giorni dalla presentazione di un programma di ripresa che attende un’approvazione da 209 miliardi di euro, vitali sotto ogni profilo per la salvezza dell’Italia”.
“Tuttavia, voglio dire con forza che ho ed abbiamo tutti il dovere di dare risposte a chi perde il lavoro, a chi chiude un’impresa, a chi la vorrebbe aprire o sostenere, a chi è privo di reddito, a chi si ammala, agli emarginati e, soprattutto, a chi ha perso la speranza. Oggi il dovere preminente è andare avanti, edificare e non distruggere, fare e non disfare, vivere e non lasciarci superare dalle difficoltà e da ogni avversione. Ed io farò tutto quanto è nelle mie possibilità, unitamente al M5S – conclude Cubeddu – perché questa crisi venga superata al più presto e, per quanto concerne l’innominabile, penso che meriterebbe di essere chiamato a rispondere per il risarcimento dei danni che dovessero derivare dalla sua condotta sconsiderata”.