Mentana, Plebani: “Piano regolatore pieno di vizi e irregolarità procedurali”

Non si raffredda la polemica intorno all’approvazione del nuovo Piano regolatore a Mentana. Dopo il voto contrario “a metà” del Pd, parla anche Arianna Plebani di Fi che critica la delibera nel merito, e contesta il metodo con il quale si è arrivati al voto in aula.
“In un silenzio assordante delle forze di opposizione ho aspettato, volutamente, qualche giorno per tornare a parlare con voi – scrive Plebani dai suoi canali social –. Un silenzio assordante dei candidati a sindaco sui programmi, tanto quanto sui temi importanti per Mentana come il Piano regolatore. Un silenzio assordante del sindaco in merito agli stessi temi, forse perché dopo non aver rispettato nella quasi totalità il Patto Civico della scorsa tornata elettorale sarebbe poco credibile”.
La consigliera di minoranza parla di irregolarità nella procedura seguita dall’amministrazione.
“Un Piano regolatore con tanti e tali vizi di forma che ne potrebbero bastare un decimo. Un Piano regolatore con irregolarità procedurali e con votazioni, probabilmente, non consentite dalla Legge che porterebbero all’annullamento della stessa, con gravi problemi giudiziari ai Consiglieri che hanno partecipato alla trattazione o al voto se non ad entrambe le cose. Un Piano regolatore con scarsi se non inesistenti contenuti. Un Piano regolatore senza una visione della Mentana futura. Un Piano regolatore millantato come oro”, continua Plebani. “Ora, tralasciando il fatto grave politicamente ed eticamente, di portare al voto un Piano regolatore a pochi mesi dal voto, è ancor più grave il fatto di deliberarlo ora avendo avuto a disposizione 5 anni di mandato. Non solo è assurdo non averlo programmato nei giusti tempi, ma ancor di più non averlo redatto nei modi e termini corretti, commettendo svariati errori, sapendo, oltretutto, che qualora non riescano a completare in tempo l’iter burocratico o nel caso si blocchi per altri motivi, sarà la futura amministrazione ad occuparsene”.
Prima di abbandonare l’aula nella seduta di martedì 8 giugno Arianna Plebani aveva presentato una mozione insieme alla capogruppo del M5S Viviana Carbonara, poi bocciata dal Consiglio.  “Ho presentato a prima firma una mozione d’ordine impegnando (vincolando) il sindaco e la giunta a ‘ricontrollare’ se le procedure fossero corrette – spiega l’esponente di Fi –, se il regolamento in merito alle votazioni fosse stato rispettato, se le normative in materia di astensione al voto e alla trattazione degli organi deliberanti sia stato rispettato, comunicando che a prescindere le irregolarità da me riscontrate saranno comunicate agli organi competenti”.
In più sul tavolo c’è anche un’interrogazione, in cui la consigliera chiede “di mettere nero su bianco le risposte alle mie rimostranze, interrogazione presentata chiedendo che la risposta venga data in forma scritta qualora abbiano il coraggio di rispondere essendo a quel punto messe nero su bianco le eventuali irregolarità”. L’ultima proposta di Plebani è quella di revocare in autotutela la Deliberazione del Piano regolatore.