Lottizzazione Nathan: la posizione del sindaco

La scorsa settimana il sindaco di Tivoli, Giuseppe Proietti, ha tenuto a dire la sua sulla delicata questione della lottizzazione “Nathan”, in relazione alla sentenza del Tar del Lazio a cui si era rivolta l’Impreme, chiedendo tra le altre cose un maxi risarcimento danni rispedito al mittente. Il commento, pubblicato simultaneamente anche sul canale istituzionale, sarà sicuramente il primo di una lunga serie visto che il tema continuerà a restare nell’agenda politica di Palazzo San Bernardino, almeno è quello che ci auguriamo. Intanto l’ipotesi di gru in arrivo, a pochi passi dalla Villa Adriana, resta e sarà valutata dagli uffici comunali. Altro giro, altra corsa.

 

Lottizzazione Nathan, la decisione del Tribunale

Lottizzazione Nathan, la decisione del Tribunale:

–        nessun risarcimento è dovuto dal Comune di Tivoli alla Società costruttrice;

–        il competente Ufficio comunale, prima di rilasciare eventuali autorizzazioni a costruire, ne verifichi la pericolosità per la pubblica incolumità degli abitanti di Villa Adriana;

–        spetterà al Sindaco, nel caso di rilascio delle autorizzazioni, il potere di bloccare i lavori ove ritenuti rischiosi per l’assetto idrogeologico della zona.

Con la sentenza n. 1239/2022, il Tribunale Amministrativo del Lazio ha rigettato la domanda con cui la Società costruttrice aveva citato il Comune di Tivoli a risarcire un danno di novantacinque milioni di euro per il blocco del rilascio delle autorizzazioni a realizzare il Piano di Lottizzazione Nathan disposto dal Sindaco Proietti nel settembre 2014.

Il Tribunale ha infatti osservato che il danno lamentato si sarebbe potuto evitare se la Società avesse richiesto nel 2014 la sospensione cautelare del provvedimento disposto nel 2014 dal Sindaco Proietti e se la Società stessa non avesse scelto la via di ulteriori trattative con il Comune al fine di reperire – anche attraverso numerosi sopralluoghi – altre aree ove realizzare gli interventi di costruzione proposti.

          La Società costruttrice aveva inoltre richiesto al Tribunale l’annullamento della disposizione del Sindaco sostenendo che quest’ultimo avesse esercitato un potere decisorio non afferente alla potestà sindacale, ma proprio del dirigente dell’Ufficio preposto.

          Il Tribunale ha ritenuto infondata la richiesta della Società, chiarendo che “Il Sindaco, quale Ufficiale di Governo, adotta con atti motivati provvedimenti al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana”. In questo caso il Sindaco Proietti aveva motivato il proprio provvedimento mettendolo in correlazione con il pregiudizio che il rilascio delle autorizzazioni a realizzare la famosa lottizzazione Nathan (il cui Piano era stato approvato dal Consiglio Comunale di Tivoli nel dicembre 2011 su parere favorevole del competente Ufficio Comunale) avrebbe potuto comportare per l’incolumità pubblica alla luce del rischio di esondazione delle acque dei fossi che confluiscono nel fiume Aniene nell’area Via Maremmana/Pontelucano e della già comprovata inadeguatezza del sistema fognario nella stessa area. Area che, peraltro, proprio a causa di tale inadeguatezza, aveva visto verificarsi allagamenti nell’ottobre e nel dicembre 2004; nel settembre 2005, nel marzo e nel giugno 2006, nel gennaio e nel maggio 2008, nel giugno e nell’agosto 2013, nel giugno e nel settembre 2014. Tutti eventi sempre conclusi con gravi danni alle abitazioni ed alle attività produttive esistenti nell’area e con richieste di risarcimento. Ebbene proprio quest’area e questa inadeguata rete fognaria avrebbero dovuto accogliere le acque prodotte dai circa 1500/2000 nuovi abitanti previsti dalla Lottizzazione Nathan. Il Sindaco Proietti avevo perciò bloccato – con l’apposita Ordinanza inviata per conoscenza anche alla Procura della Repubblica – il rilascio delle autorizzazioni a realizzare il Piano di Lottizzazione fino a quando tutte le Autorità investite delle competenze in materia di Protezione Civile, di difesa del suolo e di regimi fluviali e torrentizi nonché di raccolta e smaltimento delle acque avessero fatto conoscere la loro valutazione della questione. A tutt’oggi nessuna di queste Autorità ha fornito rassicurazione.

          Il Tribunale, quindi, alla luce di tutti tali elementi, che costituiscono la ragione giustificatrice del provvedimento, ha concluso che esso rientra nella potestà del Sindaco.

Il Tribunale, peraltro, con la sentenza ha annullato il provvedimento, osservando che questo avrebbe legittimamente potuto essere disposto dal Sindaco Proietti non per bloccare il rilascio delle autorizzazioni a costruire, ma semmai per bloccare il susseguente avvio effettivo dei lavori; a fronte, cioè, di un immediato e concreto pericolo per la incolumità pubblica.

          A seguito di tale sentenza spetterà ora agli Uffici Comunali verificare se potranno essere rilasciate le autorizzazioni per realizzare il Piano di Lottizzazione Nathan.

Ciò, naturalmente, solo a condizione che vengano tecnicamente e al di fuori di ogni dubbio scongiurati tutti i pericoli per la pubblica incolumità evidenziati nella Ordinanza del Sindaco Proietti e riconosciuti anche nella sentenza del Tribunale.

          Rimarrà impregiudicata naturalmente, come indicato dal Tribunale stesso nella sentenza, la potestà del Sindaco di intervenire – anche nell’ipotesi di rilascio delle autorizzazioni a costruire da parte dei competenti Uffici Comunali – per bloccare i lavori nel caso di non comprovate garanzie per la pubblica incolumità nell’area.