Tra i rimproveri della Rossi e i dietrofront, la spaghettata antifascista non si fa più

“Preso atto con rammarico della rinuncia del Centro Maria Gargani, al quale era stato chiesto semplicemente il supporto logistico per l’evento “Pastasciutta Antifascista” che avrebbe dovuto svolgersi il prossimo 23 Luglio presso il Parco di Via Terni a Villalba, intitolato a Paolo di Nella”. Così finiscono due giorni di straordinaria follia che hanno riguardato l’evento antifascista organizzato dall’Anpi che oggi tira le somme del caos aggiustando anche il tiro rispetto alla toponomastica. Nella pubblicità dell’evento infatti veniva specificata la location come “parco di via Terni” anche se intitolato a Di Nella, questione che ha comprensibilmente sollevato un vespaio a destra negli ambienti della Lega rappresentati da Alessandro Messa. Ma questo è stato un granello della polemica che è esplosa sul coinvolgimento del Centro Maria Gargani. L’Anpi specifica oggi che l’unico intervento richiesto alla realtà impegnata nel sociale era di natura logistica, ma la questione era già diventata un caso politico. Messa si è fatto avanti con un attacco finito poi anche in una dichiarazione pubblica, ma la parte del leone, anzi della leonessa l’ha avuta Cristina Rossi neo assessore ai Servizi Sociali. Proprio lei fa parte di quel mondo da anni e ha inviato una nota stampa del tutto anomala contro la partecipazione di una non meglio specificata realtà associativa a una non meglio specificata iniziativa che seppure lodevole era politica. Ha rimproverato, stigmatizzato, riversato la sua ira dal quel luogo sacro delle istituzioni. Così come in una sorta di contrappasso dantesco, la ex democratica Cristina Rossi super vicina al Centro Maria Gargani ha dovuto fare la sua prima uscita pubblica per bacchettare gli amici e portare di fatto all’annullamento dell’evento antifascista. Un primo pegno da pagare al suo sindaco per l’alto incarico ricevuto? Chi lo sa, intanto l’Anpi spiega la propria posizione.
“Riteniamo doveroso, in qualità di comitato direttivo di Sezione, annullare l’evento, in quanto sono venuti meno le finalità per le quali era nato e si era sviluppato. Decisione inoltre atta a garantire e tutelare l’incolumità delle persone che avrebbero voluto e potuto partecipare. cL’evento è nato con lo spirito di aggregazione, di solidarietà, di pacificazione, di lotta per gli ideali costituzionali scaturiti a partire da quel 25 Luglio 1943. La scelta del parco è stata, anche quella, dettata da motivi strattamente logistici.cDopo questo però vogliamo denunciare pubblicamente il clima intimidatorio che è calato sull’evento, sulle associazioni e sulle singole persone. Un clima che da diverso tempo grava su pezzi di territorio. Il problema è più grande di un singolo evento annullato e coinvolge l’intero territorio di Tivoli e Guidonia e con questo atto di responsabilità cogliamo l’occasione per ribadirlo, in maniera forte, fuori da qualsiasi intimidazione.
E’ responsabilità di tutti intervenire per far tornare nella disponibilità di tutti l’intero territorio. E’ il momento che le istituzioni si confrontino con questi problemi, che facciano il loro dovere. Uno spazio pubblico deve essere fruibile per tutti, sempre.
Resta valido l’invito per gli iscritti e simpatizzanti di Anpi di esprimere il gesto di solidarietà del dono della pasta”.