“Solidarietà alla città di Guidonia Montecelio e ai suoi abitanti, ancora vittime di scelte altrui”. Dopo le dichiarazioni di Adalberto Bertucci, capogruppo di Fratelli d’Italia al consiglio comunale della Città dell’Aria, arrivano anche le forti prese di posizione di importanti membri del partito di Giorgia Meloni.
Le parole di solidarietà e vicinanza arrivano da Andrea Volpi, primo degli eletti della lista di centrodestra in Città Metropolitana. “A strettissimo giro – spiega il consigliere metropolitano – ho intenzione di presentare una interrogazione a Palazzo Valentini, visto che le 10 pagine di ordinanza firmate da Gualtieri necessitano di dovuti chiarimenti”. In particolare sono due i lati da chiarire. “Il sindaco ha l’obbligo morale di far sapere a Guidonia chi andrà a scaricare i suoi rifiuti al TMB, visto che l’ordinanza non è stata firmata da Roma Capitale ma dalla Città Metropolitana. Questo cosa vuol dire? Lo dica Gualtieri, insieme alle funzionalità che l’impianto andrà ad espletare”. Volpi si sofferma, come doveroso, anche sul lato politico. “Mi piacerebbe ascoltare la voce dei politici sovracomunali vicini a Guidonia sul tema TMB per capire se hanno cambiato idea rispetto alla recente campagna elettorale o se, sacrificando la Città, hanno scelto di obbedire ai diktat di Gualtieri, che, allo stesso modo della Raggi, condanna la provincia per salvare la faccia su Roma”.
Stesso tenore anche nelle dichiarazioni di Giovanni Quarzo, capogruppo di Fratelli d’Italia al Campidoglio. “Non sono stupito di niente, l’inadeguatezza di Gualtieri è ormai nota così come la sua incapacità di governare: ha delle evidenti difficoltà nella gestione dell’ordinario, figurarsi nel venire a capo di una emergenza così complessa come quella dei rifiuti”. E’ forte l’attacco di Quarzo al sindaco romano. “Gualtieri è il perfetto simbolo dell’incapacità del Partito Democratico di risolvere i problemi di Roma. Hanno scelto la soluzione che preferiscono da sempre, quella di scaricare il problema, e dunque i rifiuti, nei comuni limitrofi, invadendo territori e fregandosene delle competenze altrui, così come di quella autonomia amministrativa. Ha talmente tanto rispetto delle altre amministrazioni che non è nemmeno stato in grado di prendersi la responsabilità di un atto amministrativo firmandolo come sindaco di Roma. Ha preferito nascondersi dietro la Città Metropolitana, seguendo una lunga tradizione di incapacità politica e amministrativa firmata PD”.