Tivoli si prepara al Ritorno del Re?

Ha vinto il sì e su questo non ci piove, ma tolta la questione annosa del chi ha votato cosa, utile più che altro a cimentarsi in folkloristici slogan da stadio, ora il tema diventa un altro: che futuro c’è per i big della politica locale? Le ambizioni parlamentari sono ridotte al lumicino, parliamoci chiaro, e se qualcuno sperava in una carriera nei piani alti ha visto i sogni di gloria stroncati sul nascere dalla riduzione delle sedie. Alla carenza di sedute aggiungici pure l’alternanza di genere ecco che la faccenda si fa decisamente complessa e la ricerca di un piano B anche per gli inossidabili della preferenza, una questione di vita o di morte. Tivoli per esempio è stata storicamente interessante laboratorio politico capace di dare natali e possibilità, anche in tempi recenti, a deputati, assessori provinciali (quando ancora esisteva la Provincia di Roma) e consiglieri regionali. Via della Pisana sarà sicuramente uno dei seggi più ambiti dagli (ex) predestinati onorevoli che in qualche caso potrebbero anche pensare ad un’agile – almeno sulla carta – chiusura di carriera direttamente in casa, magari direttamente con la fascia tricolore. Non è peregrina infatti l’idea di vedere un terzo mandato nella sua personale storia politica, ad esempio per Marco Vincenzi. Non è dato sapere ad onor del vero su lui intenda o meno battere questa strada, ma che ci sia un gruppo di supporter in casa dem che accarezzi l’idea del ritorno dell’uomo forte alla guida del partito e della città è un dato di fatto. Il dopo Proietti resta un terreno da esplorare per tutti visto che non esiste una classe dirigente vera capace di prendere in mano le sorti della città e il rapporto con i cittadini. La speranza rappresentata da “Una Nuova Storia” si è rivelata un fatale abbraccio per il Pd, vuoi per il candidato che non ha tirato molto, vuoi per la tenuta del gruppo, che ad oggi non ha neanche un segretario capace di traghettare davvero il gruppo. Il ritorno del Re potrebbe non essere più solo un libro amato in tutto il mondo ma anche il futuro prossimo della Città dell’Arte.