Home Politica Tivoli, Napoleoni e Pd all’attacco: il Piano di emergenza è un pasticcio

Tivoli, Napoleoni e Pd all’attacco: il Piano di emergenza è un pasticcio

Tivoli, Napoleoni e Pd all’attacco: il Piano di emergenza è un pasticcio

Dal terremoto che ha colpito l’Italia centrale in poi è stato un susseguirsi di annunci, che pare in qualche modo siano arrivati a dama. Ad essere approvato dal consiglio comunale di lunedì, terminato a tarda sera, il nuovo piano di emergenza comunale, stilato in questi mesi dall’amministrazione Proietti che ha affidato il lavoro ad una società esterna, la Geolapa, azienda che lunedì ha presentato agli eletti il lavoro fatto per garantire incolumità alla cittadinanza in caso di rischio. Un’opera che non ha convinto tutti, non tanto per la bontà del lavoro fatto dal team di professionisti, quanto per alcune discrepanze tecniche che la maggioranza dei civici ha comunque considerato superabili. Su tutti le osservazioni fatte dal dirigente del comune, l’architetto Giuseppe Petrocchi, chiamato a dare proprio il parere di regolarità tecnica.

Stando alla nota che risale al 21 novembre scorso, a mancare all’appello sarebbero le verifiche sismiche dei cosiddetti edifici strategici, verifiche postume che in ogni caso sono state contemplate anche dalla stessa Agenzia Regionale di Protezione Civile, che in un altro documento ne ha comunque chiesto l’inserimento nel piano, dando la possibilità di rimandare il controllo ad un secondo momento. Giustificazione che però non ha convinto tutti: “La maggioranza arrivando come al solito in ritardo rispetto alla scadenza per l’approvazione del Piano prevista dalla legge, ha presentato una delibera incompleta e raffazzonata, con un parere tecnico del Dirigente che alimenta molte perplessità e con la documentazione allegata che contiene dati non aggiornati ed informazioni in alcuni casi addirittura inutilizzabili in caso di emergenza – dice il consigliere Andrea Napoleoni, ormai da tempo critico verso la maggioranza che ha sostenuto fini dai primi passi -. Il dato più significativo è che nessuno, ripeto nessuno degli immobili indicati come strategici e rilevanti (ovvero quelli che devono ospitare i cittadini in caso di calamità) sono dotati delle opportune verifiche sismiche e quindi non possono essere utilizzati. Ciò che preoccupa a tal proposito è che l’Amministrazione comunale non ha avviato e non intende avviare alcuna iniziativa per la verifica sismica degli immobili di sua proprietà né tantomeno ha chiesto agli altri soggetti proprietari pubblici e privati di procedere alla verifica sismica sugli edifici di propria competenza”.

“Ancora una volta Proietti ha perso un’occasione per fare l’interesse dei cittadini – aggiunge il gruppo del Pd -. Il partito democratico non ha partecipato al voto evidenziando in aula le proprie ragioni. Quello che emerge subito è la sciatteria amministrativa di Proietti e della sua Giunta. La delibera è arrivata in consiglio senza la firma dell’assessore proponente e con la firma illeggibile del dirigente responsabile. Ma questo sarebbe il minimo. Il contenuto della proposta era del tutto carente e pasticciato. L’incarico di elaborazione del piano è stato affidato a privati senza alcuna procedura ad evidenza pubblica. Le schede allegate al piano fanno riferimento a persone defunte e/o ad associazioni e comitati non più esistenti. Noi crediamo che la città meriti di più”.
Anna Laura Consalvi

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