Tivoli, esce l’ultimo libro di Luciani dedicato a “L’altro Turati”

Dopo “Ventimiglia”, romanzo di formazione dedicato alla sua adolescenza a Tivoli, che celebra riti e abitudini di una generazione cresciuta all’ombra dell’Alberone, torna in libreria Riccardo Luciani. Ex assessore e consigliere comunale appassionato di storia, si cimenta questa volta con una figura controversa, quella di Augusto Turati, segretario del PNF (Partito Nazionale Fascista) dal 1926 al 1930, la cui vicenda personale è finita con il confino a Rodi a causa di uno scandalo sessuale di cui rimase vittima, orchestrato ad arte dal suo nemico, Roberto Farinacci. Passato dai palazzi del potere ad aziende agricole inesistenti da realizzare tra la Grecia e l’Etiopia, questo saggio storico si propone di raccontare un pezzo di storia del Regime dimenticata, quasi inedita che, dietro le adunate di piazza ed il consenso nascondeva scandali, ripicche e gelosie tra gli stessi gerarchi, molto spesso vittime di bieco provincialismo. Apprezzato sia per il suo operato che per la sua indipendenza da Mussolini dallo storico De Felice e dallo storico gramsciano Candeloro, Turati morì in solitudine e povertà a Roma nel 1955.