Tivoli e un anno di Rotary Club in rosa

Il rosa è il colore che contraddistingue l’attività del Rotary Club sia la livello internazionale che locale. A sancirlo sono anche le guide al femminile dei gruppi, dal Presidente internazionale, la canadese Jennifer E. Jones, alla guida tiburtina, affidata a Marina Cogotti. Una scelta che nasce anche dalla volontà del club di favorire l’ingresso di giovani professionisti e per l’appunto di donne. Ma quali sono i progetti messi in campo per la stagione 2020-2021? Il gruppo della Città dell’Arte ha presentato la sua relazione programmatica con una serie di progetti chiave: Tivoli per Tivoli, Connessi e inclusi, Chapter one, Aniene passaggio dell’acqua e Una scuola per Djamballa. Il primo è nato in piena emergenza Covid-19 con lo scopo di mettere in piedi una rete di sostegno concreta a favore dei concittadini in difficoltà e che hanno subito maggiormente i contraccolpi delle misure messe in campo a contrasto della pandemia che non smette di preoccupare. Sempre per venire incontro alle famiglie, alle prese con la didattica a distanza, il secondo progetto: “Durante l’emergenza Covid, molti degli studenti già penalizzati dalla situazione economica familiare, sono stati relegati ai margini del sistema scolastico. Per mancanza di dispositivi o di connessione, nell’Istituto Comprensivo Tivoli V Bagni, ad esempio, circa 90 ragazzi hanno seguito molto saltuariamente la D.A.D., allargando il proprio divario cognitivo e didattico”, spiegano dal Rotary che ha avviato in questo caso una partership con la Comunità di Sant’Egidio. Il terzo, invece, è centrato sui migranti minori e sui percorsi di protezione fino all’inserimento nel mondo del lavoro. Decisamente articolato e interessante il progetto dedicato all’iniziativa sull’Aniene diviso in 6 moduli che affronta ambiti di valorizzazione in siti iscritti nella WHL (Word Heritage List) attraverso il rapporto storico con le vie d’acqua. Ultimo, ma non in ordine di importanza, quello per la comunità di Djamballa, che conta 500 abitanti di cui 150 bambini che hanno bisogno di una scuola dove poter studiare.