Tivoli, da lunedì i ragazzi dell’Olivieri tornano in classe di pomeriggio ma senza laboratori

La campanella tornerà a suonare anche per i ragazzi dell’Olivieri, di pomeriggio prevalentemente e in due scuole che ospiteranno temporaneamente le lezioni, ma per i laboratori non c’è ancora nessuna novità. Alla fine la soluzione-ponte per gli 800 studenti rimasti senza aula dall’inizio dell’anno scolastico, a causa di un problema strutturale che ha reso inagibile l’edificio di viale Mazzini a Tivoli, è arrivata. A dare la notizia del via libera al piano B è il sindaco del comune di Tivoli, Giuseppe Proietti, che con Città Metropolitana, ente che gestisce le scuole medie superiori, ha avuto il compito di dipanare una matassa non semplice, viste le esigenze delle famiglie preoccupate per le attività laboratoriali, sospese con l’attivazione della Dad (Didattica a distanza), e per la decisione di dislocare baracca e burattini a Villa Adriana.

“Una soluzione frutto di ricerche e confronti con altri istituti scolastici e indagini di mercato che hanno visto impegnati i docenti e la dirigente dell’Olivieri insieme al Comune di Tivoli e al sindaco Giuseppe Proietti in prima persona, per cercare di ricollocare l’istituto – almeno per le lezioni teoriche – in strutture in grado di accogliere oltre 800 persone, compreso il personale docente e non docente. Le attività didattiche saranno ospitate nelle aule dell’istituto Enrico Fermi in via Acquaregna (30 aule) e del Liceo “Isabella d’Este”, di via Mazzini (5 aule), prevalentemente nel pomeriggio”, fanno sapere da Palazzo San Bernardino. Un primo passo in attesa anche del rinnovo del consiglio metropolitano, che viene eletto entro 60 giorni dalla proclamazione del primo cittadino di Roma, e che al momento dunque è in stand by.

“Gli organi politici di Città metropolitana di Roma (che ha la competenza sull’Ipias di Tivoli), infatti, devono essere ancora ricostituiti dopo il voto amministrativo di ottobre; mancano, dunque, i soggetti istituzionali competenti con cui interloquire per la gestione delle scuole. Il Comune di Tivoli, tuttavia, si è fatto carico sin da subito, per quel che può, dell’interlocuzione tra l’istituto Olivieri, dipendente dal ministero dell’Istruzione, e il territorio nella sua accezione più vasta. La priorità è stata quella di porre fine alle lezioni a distanza, attraverso il reperimento di aule richieste non soltanto a tutti gli istituti superiori, ma anche a quelli comprensivi di competenza comunale; l’individuazione delle aule al Fermi e all’istituto Isabella d’Este comporterà doppi turni. Il Comune di Tivoli, inoltre, metterà a disposizione sei locali all’interno dell’istituto scolastico di Campolimpido per ospitare la presidenza degli uffici amministrativi dell’Olivieri”.

Tornando ai laboratori invece la faccenda non è ancora del tutto chiara: “Per quelli di meccanica – dice Proietti – avevamo individuato il nostro istituto di formazione professionale Rosmini, ma gli insegnanti di entrambe le scuole hanno evidenziato ostacoli oggettivi e materiali legati, ad esempio, all’impiego dei mezzi di laboratorio e degli spazi, che dovrebbero essere condivisi con gli studenti del Rosmini, con grandi limitazioni. Lo spazio per allestire i laboratori di meccanica, sartoria ed elettrico è stato, allora, individuato all’interno della sezione staccata dell’istituto Olivieri, a Guidonia. È necessario, però, ancora un po’ di tempo per smontare tutte le attrezzature e trasferirle da Tivoli a Guidonia, tranne che non sia più conveniente affittare attrezzature e macchinari. In questo una risposta arriverà dai tecnici di Città metropolitana che hanno individuato anche tale via alternativa per l’avvio dell’attività laboratoriale”.