A Tivoli ci sono 12mila disoccupati. Ed è boom di attività chiuse

Sono 12.784 i disoccupati che vivono nel comune di Tivoli. Il dato, non proprio rassicurante ma sicuramente in linea con il resto del Paese che stenta a rimettersi in marcia, è quello fornito direttamente dal Centro per l’Impiego, che ha comunicato anche quello relativo al numero di iscritti occupati, in totale 9.921. Cifre importanti se consideriamo il numero di residenti nella Città dell’Arte, 57.172, e le persone che sono in età da lavoro. A testimonianza della difficoltà in cui si trovano i tiburtini anche il numero delle attività che alla fine dell’anno scorso hanno deciso, o dovuto, abbassare la serranda. Nel dettaglio si è passati dalle 125 cessazioni del 2013 alle 160 del 2016, un incremento, in termini percentuali, del 28%. Sono parecchi però anche i neo imprenditori: due anni fa ad immettersi sul mercato sono state 57 aziende contro le 82 dei dodici mesi appena conclusi. Oggi sul territorio tiburtino le attività registrate sono 2.600, buona parte delle quali, parliamo di 1.117, commerciali, seguite da quelle artigianali, 511, mentre le attività di commercio su aree pubbliche, i mercati per intenderci, arrivano a 369. Gli affari con caffè , cappuccini e piatti da chef continuano ad essere consistenti, con bar e ristoranti stabili a quota 332. A metà della lista si piazzano estetisti e parrucchieri: a tentare il business della bellezza sono in 149,mentre è in salita anche il numero di sale giochi, arrivate a 20. A chiudere la classifica gli alberghi, 18, testimonianza che il progetto di rendere realmente turistico il comune è ancora un’impresa, nonostante l’elevata concentrazione di beni culturali.