Tivoli, acqua sulfurea in perdita: meno 40% di incassi
La ripresa, durata lo scorso anno una manciata di mesi, non ha aiutato le casse della Acque Albule spa che oggi è stata una delle protagoniste della seduta di consiglio dedicata ai conti delle società partecipate. Come abbiamo già anticipato (https://www.dentromagazine.com/tivoli-effetto-pandemia-le-perdite-per-le-terme-sfiorano-1-milione-di-euro-il-fatturato-crolla-del-62/) la situazione non è sicuramente delle più rosee, in linea con lo stato di salute di tutto il settore turistico su scala internazionale, che ha accusato il colpo dello stop forzato causato dalla pandemia. A pesare sono proprio le minori entrate registrate dalle attività legate al parco termale e i numeri, anche in questo caso, parlano chiaro: la flessione degli ingressi paganti è del 36,68%, in sintesi si è passati dai 28.700 del 2019 ai 19mila del 2020. Stessa musica per gli abbonamenti per i quali il decremento arriva – 42,84% rispetto all’anno precedente. Come si legge nella nota diffusa dal municipio, i servizi del parco acquatico hanno dunque generato una diminuzione dei ricavi complessivi (quasi 708mila euro) del 42,96% rispetto al 2019. Ora la domanda resta una: quali sono le misure da mettere in campo? “L’impegno da perseguire è focalizzato a realizzare sempre una maggiore integrazione tra servizi termali e servizi turistici, consentendo alla struttura di poter qualificare la propria offerta turistica con la componente benessere-termale”, come si traduca dal punto di vista pratico resta l’incognita.