Sindaci in strada per dire no alla stangata pedaggi. Domani vertice con Delrio

Decine di sindaci per la protesta pacifica che questa matina ha riunito amministratori del Lazio e dell’Abruzzo al casello di Vicovaro contro gli aumenti dei pedaggi scattati dal primo gennaio sulla A24. “Il primo presidio contro l’ennesimo aumento indiscriminato delle tariffe e a favore di misure concrete in grado di contrastare lo spopolamento e l’impoverimento delle zone interne servite dalla Autostrada dei Parchi” dice Fiorenzo De Simone, sindaco di Vicovaro, uno degli attivi promotori dell’azione collettiva che ha portato a un documento congiunto. “Oltre ai rappresentanti di autorevoli organizzazioni sociali, sindacali e di categoria, tanti gli eletti nelle istituzioni regionali e nazionali che hanno voluto manifestare solidarietà e sostegno nei confronti delle comunità e dei territori colpiti dai rincari”.

Per capire le cifre, chi deve andare da Tivoli a Roma dovrà tirare fuori non più 2 euro e 20 centesimi ma 2 euro e 50 centesimi. Il tratto che va da Castel Madama a Roma, invece, passa da 3 euro e 40 centesimi a 3 euro e 90 centesimi e quello da Vicovaro e Roma da 4 euro e 30 centesimi a 4 euro e 90 centesimi. Un maci rincaro che ha scatenato immadiatamente la rezione dei sindaci che dopo essersi riuniti hanno presidiato questa mattina simbolicamente la zona del casello nell’area del parcheggio. Chiedono la sospensione degli aumenti e un tavolo istituzionale. Prosssimo passo domani pomeriggio. I sindaci si sono dati appuntamento sotto il ministero delle Infrastrutture per l’incontro tra i presidenti di Regione e il ministro Delrio.