Home Interviste Sanità, il consigliere Attilia: “Ospedale di Tivoli sovraccaricato, ma nella Asl Roma5 segnali di ripresa”

Sanità, il consigliere Attilia: “Ospedale di Tivoli sovraccaricato, ma nella Asl Roma5 segnali di ripresa”

Sanità, il consigliere Attilia: “Ospedale di Tivoli sovraccaricato, ma nella Asl Roma5 segnali di ripresa”

di Vincenzo Perrone

Fabio Attilia, consigliere comunale e delegato dal sindaco Proietti alla sanità nonché medico, spiega la sua ricetta per l’Asl Roma 5. E sul governo cittadino dice: “Esperienza molto positiva con tanti obiettivi raggiunti”.

Consigliere, di recente la Asl Roma 5 ha tagliato 60 posti letto per degenti acuti di area medica e 70 per chirurgia tra Monterotondo, Palombara Sabina e Subiaco. Pensa che questo abbia avuto ripercussioni all’interno delle strutture, oberando inoltre di lavoro l’ospedale di Tivoli, o sia stata una normale redistribuzione?

Ho già espresso più volte il mio punto di vista rispetto all’affluenza dell’Ospedale San Giovanni Evangelista, sovraccaricato dalla mancanza di strutture similari nel resto del territorio. Tivoli è l’unico Dea (Dipartimento d’Emergenza ed Accettazione ndr) di primo livello dell’intera Asl e deve far fronte alla ricezione di tutta l’utenza che per numerosità e tipologia non può essere accolta negli altri presidi. La stessa cosa accade per i reparti, che avrebbero bisogno di maggior numero di posti letto e personale (medico e infermieristico) per affrontare le esigenze di un bacino di utenza di circa 500.000 abitanti. Segnali di ripresa si stanno percependo, visto che la Asl Roma 5 è tra tutte le Aziende Sanitarie quella che ha avuto dalla Regione il maggior numero di deroghe per assunzioni di personale sanitario. Questo non è certo sufficiente ma sicuramente un inizio in quel percorso di risanamento annunciato che però stenta a dare risultati tangibili. Penso all’apertura dell’Emodinamica h24, agli investimenti in materia di neonatologia (quasi 700 nati nel 2016) ai concorsi in anestesia e pediatria per citare alcune delle cose positive, che posso sottolineare senza alcuna preclusione, vista la mia mancanza di riferimenti politici che mi consente di avere uno spirito critico sia quando si hanno situazioni deficitarie, sia quando invece si danno segnali tangibili. Chi critica a priori non è onesto mentalmente al pari di chi afferma che nella nostra Asl vada tutto bene.

Come pensa che sia più opportuno intervenire per ridurre le code nei pronto soccorso?
Innanzitutto bisognerebbe permettere all’utenza di avere alternative, vista la preoccupante molle di accessi incongrui al Dea. Se il territorio potesse assorbire tutte le richieste di patologie croniche e necessità ambulatoriali, l’ospedale diverrebbe realmente riferimento per le urgenze e le emergenze. In tale ottica gli ambulatori di cure primarie potrebbero essere un aiuto se utilizzati correttamente.

La Regione Lazio con Zingaretti ha istituito diverse case della salute e si appresta nel 2017 appena iniziato ad eliminare il ticket, la quota regionale. Ritiene che siano interventi importanti per il territorio?

I risultati riguardanti le case della salute ed il loro impatto sul tessuto sociale non sono ancora quantificabili in termini di reale beneficio come preannunciato nel momento della loro istituzione. Naturalmente il commissariamento ha portato con sé una situazione di mancato turnover alla base di molte delle carenze dei presidi laziali. Trovare vie alternative è auspicabile ma la cosa che va ridotta sono i costi ma non sul personale. Ben venga la riduzione del costo del ticket su alcune prestazioni. Bisogna credere nel pubblico, non si può delegare alla parte privatistica di questo settore. Molte eccellenze esistono e vanno incentivate, preservate le giovani figure sanitarie dotate di un futuro.

Pensa che sia utile istituire a Tivoli un punto di atterraggio per l’elisoccorso e ci sono progetti in tal senso?
A Tivoli esiste già uno spazio destinato all’atterraggio dell’eliambulanza, ma naturalmente piuttosto che un campo da calcio avere una struttura dedicata sarebbe importante. L’individuazione di aree che rispondano ai requisiti non è semplice, ma il dialogo aperto tra istituzioni potrebbe portare alla realizzazione del progetto in tempi stretti.

Siamo al giro di boa del governo cittadino guidato dal sindaco Giuseppe Proietti. Lei è stato uno degli ispiratori della coalizione civica che ha portato Proietti sulla poltrona di primo cittadino nel giugno 2014. Come giudica questa esperienza?
Esperienza molto positiva. A breve l’amministrazione presenterà un bilancio di metà mandato. Molti obiettivi sono stati raggiunti, altri invece vedranno la luce nei prossimi anni. Diversi di questi avranno impatto evidente sulla città, altri al contrario non appaiono agli occhi dei cittadini, ai quali bisognerà spiegare cosa vuol dire avere intrapreso un percorso di risanamento economico e finanziario dovendo contare su riduzione dei fondi e riaccertamento dei debiti pregressi lasciati in eredità a questa comunità. In tal senso penso all’importante lavoro che sta facendo la giunta in ambito di bilancio rispettando il mandato amministrativo e le esigenze della cittadinanza.

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