Home città Guidonia Guidonia, ora è finita: cade il governo Rubeis. Bocciato Bilancio, consiglio sciolto

Guidonia, ora è finita: cade il governo Rubeis. Bocciato Bilancio, consiglio sciolto

Guidonia, ora è finita: cade il governo Rubeis. Bocciato Bilancio, consiglio sciolto

Dopo due anni dalla vittoria elettorale, cade oggi l’amministrazione di Guidonia Montecelio. Con tredici voti è stato bocciato il Bilancio e cala il sipario sul governo di centrodestra che è andato avanti nonostante il sindaco Eligio Rubeis agli arresti domiciliari da un anno. Contrari al Bilancio i nove dell’opposizione, Pd più Cinque Stelle, decisivi nei numeri in aula sono i quattro dissidenti della maggioranza Stefano Sassano, Anna Maria Vallati, Mario Valeri di Forza Italia e il civico Aldo Cerroni. Un dibattito iniziato subito con toni tesi (mezz’ora solo per decidere l’ordine dei lavori), e durato più di sette ore. Con il voto a chiamata nominale gli undici diventano minoranza.

Banchi vuoti della Giunta, si è dimesso infatti venerdì il facente funzioni Andrea Di Palma, a presentare il Bilancio pensa il dirigente Gilberto Pucci di fronte a una platea consapevole di essere a un passo dai titoli di coda. Finisce una estenuante fase in un consiglio lungo andato avanti fino a tarda notte: quasi tutti gli esponenti di minoranza accendono il microfono per attaccare su più fronti, poi parte il fuoco di fila degli undici di Forza Italia, Ncd, Fratelli d’Italia e la civica Rubeis a difendere strenuamente il lavoro fatto. Massima attenzione con un silenzio carico di attesa durante gli interventi dei dissidenti che battono sul piano politico complessivo (scarsa condivisione, consiglio snaturato senza ruolo) e su quello tecnico (neanche si sa a quanto ammontino i debiti fuori Bilancio). Sul finale scatta lo scontro verbale tra Michele Venturiello e Stefano Sassano, argomento Forza Italia, il clima è nero. A un soffio dal voto però ancora suspance: Alessandro Messa chiede una pausa di dieci minuti, gli undici si chiudono nella stanzetta, arriva anche Andrea Di Palma è l’una passata. L’ex facente funzioni entra pochi minuti in riunione e poi esce, c’è l’ipotesi di una strategia alternativa ma non passa. Tornano in aula e ancora si va avanti in maniera quasi surreale per quasi un’ora e poi si va alla conta. Non c’è niente da fare, amministrazione addio. Un’assise partecipata, cittadini, simpatizzanti e gli ex consiglieri, ci sono Gianluigi Marini, Veronica Cipriani e si vede nella prima parte anche Marco Bertucci. Sarà un commissario adesso a gestire il Comune fino alle prossime elezioni nel 2017. Giro di boa per la politica.

Gea Petrini

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