Nell’asse anti Tmb, Guidonia sceglie Fonte Nuova: tensioni con l’opposizione

Il consiglio comunale in contemporanea tra Guidonia Montecelio e Fonte Nuova sul Tmb all’Inviolata è frutto della linea scelta dal sindaco Mauro Lombardo che nella geopolitica d’area ha preferito il Comune guidato da Piero Presutti come interlocutore privilegiato in questa fase. È quanto emerge non solo dagli atti (la doppia convocazione domani alle 18 con lo stesso ordine del giorno) ma dalle prime tensioni che nascono tra la esigua minoranza e il blocco di governo. Tutto è cominciato durante la prima riunione dei capigruppo, durante la quale Claudio Zarro (Uniti in Comune), Alfonso Masini (Forza Italia) e Augusto Cacciamani (FdI) hanno proposto la convocazione di un consiglio comunale congiunto con i Comuni intorno Guidonia interessati dall’imminente decisione di avviare l’impianto dell’Inviolata per risolvere i problemi di Roma. In particolare, oltre quindi a Fonte Nuova, i consiglieri hanno avanzato l’idea di convocare un consiglio congiunto con Palombara, Tivoli e Sant’Angelo Romano. Proprio da quest’ultimo municipio, d’altronde, era partita sui social la richiesta del consigliere Giulio Verdirosi di una seduta con Guidonia per affrontare la partita dei rifiuti così spinosa. La questione però non ha avuto seguito a quanto pare per le resistenze dirette del sindaco Lombardo. Che l’abbia fatto per non diluire troppo il tempo delle decisioni, se per l’automatica sintonia con il civico Presutti (un gemello diverso, politicamente parlando), è tutto da capire. Ma tra i consiglieri di minoranza serpeggia il sospetto che a unirli sia anche la presenza del Pd in maggioranza.