Home Primo Piano “A morsi, A versi”. Belloni mette le poesie in un libro di cioccolata: opera presentata all’Opificio

“A morsi, A versi”. Belloni mette le poesie in un libro di cioccolata: opera presentata all’Opificio

“A morsi, A versi”. Belloni mette le poesie in un libro di cioccolata: opera presentata all’Opificio

Nicole Maturi

Un progetto originale quello intrapreso dal giornalista e scrittore di Palombara Sabina Giuliano Belloni. Il suo ultimo libro di poesie, edito da Edizioni future, si intitola “A versi, A morsi” e la sua particolarità nasce dal fatto che è completamente fatto di cioccolata. L’idea iniziale era quella di costruire un’opera di pane ma complice la poca conservazione dell’elemento ha optato per il dolce e prelibato gusto del cioccolato bianco.

L’opera presentata all’Opificio del Sapore di Guidonia, via delle Genziane, si inserisce e apre il Caffè Letterario organizzato dal locale. Giuliano Belloni, ospite dell’incontro è esperto nel settore agroalimentare e si autodefinisce un “agripoeta”. Il suo interesse per la scrittura nasce da lontano ha iniziato a mettere nero su bianco le sue emozioni già dall’adolescenza complici i racconti del nonno che con uno sguardo diverso è riuscito a trasmettergli la passione e l’amore per il mondo contadino, emisfero che ci tiene a salvaguardare e a far entrare nelle sue poesie. Ha già scritto altri libri, sei in totale, due sono da annoverare perché sottolineano proprio il suo interesse per il cibo e per le cose semplici: nel 2003 “L’olio nell’insalata, nato per raccontare le sensazioni provate nel momento del pranzo in famiglia, fulcro della convivialità, e dove si rimarcano le bellezze della cultura contadina; l’altro uscito nel 2006 dal titolo “Pane e pomodoro” dove l’autore auspica una lingua comune ritrovata dalla natura e dall’uomo. Nato e cresciuto da una famiglia di contadini si è laureato in filosofia e ha fatto della sua esperienza in campagna motivo di indagine sociologica attraverso la scrittura. «Il mio è un libro da leggere e da mangiare. La cultura diventa un qualcosa di carnale.

Questa è una nuova strategia di comunicazione che può avere una duplice funzionalità, per la mente e per il corpo. Mi piace poi parlare nelle mie poesie di tematiche relative al mondo contadino perché credo stia scomparendo e va difeso perché è la nostra origine. Con questo progetto si unisce la tradizione alla modernità. Attraverso la descrizione dei cibi si possono raccontare delle emozioni, delle sensazioni degli attimi di vita vissuta. I chef ad esempio li guardo con piacere perché credo possano essere dei veri e propri ambasciatori di pace tra le varie culture attraverso i loro piatti che parlano da soli, talvolta sono vere opere d’arte. Inoltre ci tengo molto che nelle mie poesie si legga la mia provenienza dalla Sabina e quindi tutti gli elementi che la caratterizzano». La scelta di presentare il suo libro a Guidonia nasce da un legame con questo territorio frutto di insegnamenti ricevuti proprio in questa zona da un grande maestro Eraldo Affinati, attualmente giornalista del Corriere della Sera, una guida per Belloni molto importante. La realizzazione concreta del libro si deve a un mastro cioccolatiere di Rieti: Marco Napoleoni. Il libro viaggerà molto ed oltre ai migliori 10 caffè letterari d’Italia e al Salone del libro di Torino supererà i confini del Bel Paese arrivando a giugno a New York e a settembre a Miami.

Leave a Reply